Ti sembra facile? E’ questa la domanda che vorrei farti, per inchiodarti alle responsabilità che, in qualche modo, han permesso a me di crescere davvero…
Ti sembra facile?
Quando un giorno ti svegli e tutto scorre normalmente, nella sua tranquilla e confortante routine, e, di botto, il rancore e la furia cieca esplodono, e tu ti ritrovi a vederti strappato dalle mani tutto quello che avevi costruito, i rapporti che ti sei creato lungo tanti anni, la routine di ogni giorno, i tuoi piccoli e costanti riti che ti permettono di sentirti vivo. Ti sembra che sia tutto così facile?
Ti sembra che tutto sia facile quando obblighi un’altra persona a far esplodere la propria vita per ripartire da zero, per cercare di farcela da solo, per reinventarsi? E’ forse più semplice scappare per poi rendersi conto che non è servito assolutamente a niente?
No, te lo dico io che non è facile per niente, e ti assicuro che non è neppure bello, nonostante mi renda, effettivamente, conto che doveva accadere per diventare persone migliori – almeno io, perché su di te, vabbé… – per crescere, per cercare di tornare ad esistere come, forse, non è mai accaduto davvero…
Nonostante tutto questo, mi rendo conto che qualcosa dentro è rimasto, e mi torna in mente quando mi ritrovo a camminare lungo quelle strade che rappresentavano la mia routine giornaliera, e mi ritrovo a sentire gli stessi odori che sentivamo insieme, a vedere le stesse strade, e, per un istante, mi sembra di sentire lo stesso calore tiepido che sentivo tanto tempo fa, e che spero di poter tornare ad ascoltare indipendentemente da chi e da quando, ma, sopratutto, indipendentemente da te, che hai cercato di distruggermi ma, irrimediabilmente, non ti sei resa conto che ad averci perso sei stata solamente tu.
Come sempre, d’altronde…