Cosa fare se il proprio comune non è servito dall'Adsl

Capita più spesso di quanto non ci si immagini: che fare se il proprio comune non è servito dall’Adsl? Vediamo insieme le possibili soluzioni!

Che abitiate nella jungla, o su di un pizzo di montagna, con i monti che vi sorridono, e le caprette che vi fanno ciao :mucca il problema è sempre quello: sono ancora costretto a navigare con il 56K, e ci metto 3 anni anche ad aprire Google. Che faccio?

Molta gente si attrezza con delle semplici chiavette Internet, ma è ovvio che, in quel caso, potete scordarvi di guardare video su Youtube in maniera decente, giusto per dirne una, senza contare le frequenti perdite del segnale, e tante altre piccolezze che, alla fine, finiscono col farvi perdere la pazienza! :incazzato:

Ebbene: la soluzione c’è!
A dir la verità ce ne sarebbero diverse, ma noi, oggi, ne prenderemo in considerazione una in particolare: il Wi – Max!

Ecco, lo sapevo: so benissimo che la stragrande maggioranza di voi ha detto “cus’eeee?” Appunto: andiamo con ordine, e scomodiamo la sempre cara Wikipedia:

WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga. Ha la possibilità, al pari di altre tecnologie wireless, di essere utilizzato su molti tipi di territorio (si possono utilizzare sistemi WiMAX in ambienti dall’urbano al rurale).

A seconda della normativa del paese di riferimento, le frequenze usate da Wimax potrebbero essere soggette a concessione in licenza (cioè assegnate in uso esclusivo dalle istituzioni governative preposte a enti e aziende, solitamente dietro compenso) oppure trovarsi su bande “non licenziate” (cioè essere frequenze per il cui utilizzo non è necessaria licenza, ma possono essere necessarie autorizzazioni).

La tecnologia supporta velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70 Mbit/s in aree metropolitane. La tecnologia di Wimax non richiede necessariamente visibilità ottica, ma senza di essa le prestazioni sono decisamente inferiori e la connettività ristretta ad aree limitate. Secondo i proponenti di WiMAX l’ampiezza di banda sarebbe sufficiente a supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello di una DSL da 1 Mbit/s.

Sulla base delle aspettative sul Wimax, si prevedeva di poter fornire copertura a banda larga per un ampio raggio (fino a 50 km) da ciascuna stazione base, con la conseguente possibilità di utilizzo della tecnologia per ridurre il digital divide. I test condotti sul campo hanno però rivelato prestazioni decisamente inferiori. In particolare, da una sperimentazione della fondazione Ugo Bordoni condotta in Italia tra il 2005 e il 2006 è emerso che, sulla frequenza di 3,5 GHz in condizioni di visibilità ottica ostruita e non, le prestazioni sono accettabili per distanze di qualche chilometro, che si riducono a poche centinaia di metri in condizioni di assenza di visibilità ottica. Va tuttavia notato che la sperimentazione è stata condotta con un limite alla potenza massima di emissione EIRP (Equivalent Isotropically Radiated Power) di 36 dBm ovvero 4 Watt. Vi sono inoltre delle complicazioni dovute alla normativa, che varia comunque da stato a stato, che potrebbero limitare lo sfruttamento del Wimax per questi fini. [1]

I proponenti sperano che questa tecnologia nel giro di pochi anni venga adottata anche per i computer portatili e per i PDA. Occorre però precisare che il vero roaming a banda larga di tipo cellulare senza fili si baserà sullo standard 802.20, peraltro compatibile con WiMAX.

Di seguito vengono elencate alcune tra le caratteristiche principali di WiMAX, che secondo i proponenti renderebbero lo standard WiMAX competitivo:

flessibilità: WiMAX è in grado di supportare sistemi punto-multipunto (P-MP) e multipunto-multipunto (MP-MP, detti anche MESH).
sicurezza: WiMAX implementa diverse tecniche di crittografia, sicurezza ed autenticazione contro intrusioni da parte di terzi.
qualità del servizio (QoS): WIMAX supporta 5 tipologie di qualità del servizio: Unsolicited Grant Service (UGS) per sistemi real time di dimensione fissa (es. VoIP), Real-Time Polling Service (rtPS) per sistemi real time di dimensione variabile (es. applicazioni video), Non Real-Time Polling Service (nrtPS) per flussi di dati tolleranti al ritardo (es. applicazioni FTP), Extended Real-Time Polling Service (ErtPS) simile al rtPS per flussi real time a dimensione fissa (es. VoIP con soppressione di silenzio), Best Effort (BE) per flussi di dati dove non è richiesto livello minimo di servizio.
throughput: utilizzando lo schema di modulazione IEEE 802.16 WIMAX trasporta una grossa quantità di traffico con un alto livello di efficienza dello spettro e tolleranza ai segnali riflessi, circa due volte e mezzo superiore a HIPERLAN.
installazione: WiMAX non richiede equipaggiamenti particolari. Un’antenna può essere sufficiente per l’equipaggiamento base di una SS.
interoperabilità: WiMAX è uno standard e quindi indipendente dal tipo di apparato o dal provider.
mobilità: grazie allo standard 802.16e WiMAX permette connessioni in ambienti mobili fino a 120 km/h.
costi / copertura: lo standard di tipo “open”, unito all’economia di scala dovuta alla produzione dei componenti WiMAX, dovrebbe ridurre notevolmente i costi per fornitori ed utenti, assicurando la copertura tra Base Station e Subscriber Station, ed elevata velocità di banda. In realtà i costi delle apparecchiature si sono rivelati decisamente più elevati rispetto a quelle necessarie per altri sistemi wireless come ad esempio HIPERLAN.
NLOS (not line of sight): la capacità di trasmettere attraverso territori parzialmente ostruiti (es. monti), grazie alla modulazione utilizzata. Questa è una delle peculiarità del WiMAX, anche se le sperimentazioni hanno rilevato un forte condizionamento delle prestazioni in condizioni simili, e un rapido decadimento della banda. L’IEEE ha sviluppato lo standard 802.16a ed ha rilasciato l’802.16e, che non richiede che stazione trasmittente e riceventi siano in collegamento a vista, seppur con prestazioni nettamente ridotte.
Inoltre, alcune potenzialità di WiMAX fanno sì che questa tecnologia possa essere utilizzata nelle seguenti applicazioni:

Connessione tra hotspots Wi-Fi, e tra hotspot e rete Internet (con HotSpot si intendono i “punti di accesso” pubblici, come aeroporti o università, che offrono una connessione).
alternativa alla tecnologia xDSL.
servizi e connessione ad alta velocità per la trasmissione da apparecchi mobili (cellulari, PDA).

( Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX )

Ecco, adesso si che vi siete confusi!
Andiamo con ordine: il “Wi Max” è una tecnologia che, al pari del Wireless, permette di collegarsi senza fili ad un access point pubblico, che offre il segnale a tutti gli utenti.

Per intenderci, è la stessa cosa che succede in molte delle nostre case: il router wireless manda il segnale, e noi ci colleghiamo senza fili in ogni parte della casa. Immaginate lo stesso principio ma con un punto di accesso molto più grande che possa far connettere un’intera zona!

Sostanzialmente, il problema sarebbe risolto: niente più ADSL, niente più chiavetta lenta, niente più problemi.

Bello, ma ci sono degli svantaggi?
Certo, è normale: gli stessi svantaggi che, in piccolo, abbiamo in casa con il wireless li avremmo, in grande, con il Wi Max! Citando, ancora, la Wikipedia:

Come tutte le connessioni wireless, l’antenna emittente e ricevente devono trovarsi in linea di vista. Ciò non significa solamente che il segnale e la velocità di connessione decadono drasticamente se fra le due antenne si frappongono ostacoli, ma che lo stesso accade per il semplice verificarsi di pioggia, neve o nebbia, qualunque sia la frequenza di irradiazione del segnale e il protocollo utilizzato (il segnale è sensibile all’acqua in quanto massa che si interpone fra le due antenne trasmittenti, mentre ad esempio non risente di un forte vento).

Aumentando la frequenza e migliorando i protocolli, aumenta la banda mediamente disponbile per gli utenti, ma non muta la stabilità della connessione wireless.

La perdita di informazione davanti a una certa massa aumenta con la frequenza del segnale, e diminuisce con la potenza in antenna. Tanto maggiore è la frequenza, tanto più onde di ampiezza millimetrica portano a una perdita di segnale e di informazione davanti ai più piccoli ostacoli.

( Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX )

Bello, mi piace: ma a chi mi rivolgo?

Sempre su Wikipedia, al link che trovate qui sopra, trovate tutte le aziende vincitrici dell’appalto per il Wi Max nelle varie regioni d’Italia: per questo articolo, ad esempio, prenderemo in considerazione Mandarin, aggiudicatrice per la Sicilia.

Mandarin, ad esempio, mentre sto scrivendo questo articolo, quindi le offerte potrebbero essere cambiate, offre due tipologie di servizio: con 20 Euro al mese offre una connessione 7 Mega, gratis i primi due mesi con installazione scontata, mentre con 30 Euro al mese offre una connessione 7 Mega, con 512 K in Upload e banda minima garantita di 50 Kb/s, con 2 mesi gratis e installazione scontata.

Ovviamente, vengono presi in consdierazione anche dei servizi per le aziende, di cui non ci occuperemo: ma come funziona?

Dipende dal tipo di installazione che vogliamo svolgere: se vogliamo una installazione indoor, ci basterà mettere la Mandarin Station che ci verrà inviata vicino alla finestra, per captare il segnale che arriva via etere,e collegarla al PC, o via Wireless o via Cavo LAN.

Se preferiamo, invece,  una installazione outdoor, dovremmo collegare, all’esterno, la Mandarin Station per esterni su di un palo, possibilmente sul tetto di casa nostra, e far scendere, dal modem all’esterno, un cavo LAN che arrivi fino al nostro PC, oppure collegarsi direttamente via Wireless.

Sul sito, tuttavia, sono presenti diverse soluzioni esplicative con tanto di immagini: fate clic QUI per visionarle tutte.

Insomma: abbiamo visto diverse soluzioni per ovviare al problema dell’ADSL che, spesso e volentieri non è presente in diversi comuni d’Italia.

NOTA A MARGINE: Prima di partire in quarta, visionate sul sito dell’azienda che si occupa del Wi Max nella vostra regione l’effettiva copertura del servizio, onde evitare di fare spese inutili. Infine, sappiate che il Wi Max è stato dichiarato assolutamente non nocivo per la salute, visto che i campi elettromagnetici emessi sono ridottissimi e, comunque, sempre sotto costante controllo! (Sono, addirittura, inferiori a quelli emessi da un cellulare! N.D.Giomba)

6 Commenti

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