Uno sguardo all'anno appena trascorso...

Come ogni anno, rieccoci al termine dei 365 giorni solari, e come ogni anno, ecco qualche riflessione sull’anno appena trascorso…

Insomma, rieccoci qua.

Siamo di nuovo alla fine dell’anno: in verità, mentre sto scrivendo non è ancora la fine dell’anno, visto che manca poco più di tre giorni, ma il tempo è maturo per qualche riflessione a margine, osservando quanto accaduto e quanto, ancora, può accadere.

Da dove cominciare, onestamente, non lo so: potrei, ad esempio, iniziare dallo spostare Nocciola, la gatta della mia ragazza che scorrazza a destra e a manca sul computer, e da li potrei iniziare a concentrarmi. E per iniziare, posso chiedermi se, quest’anno, io sia in qualche modo cresciuto. Ebbene, credo di poter tranquillamente affermare che la risposta è si: probabilmente ho nuove consapevolezze, nuove sicurezze, probabilmente nuove speranze, e questo potrebbe già essere un tassello importante nella costruzione del mio futuro. Ho capito cose che non capivo, e mi sono spinto oltre il muro delle mie paure: ho capito che il nemico più grande, a volte, siamo noi stessi, ed è con se stessi che, talvolta, la vita ci porta a dover fare i conti. Ho capito, quest’anno, che dover dare conto e ragione a se stessi, alle volte, è veramente difficile: non è affatto facile capire, comprendere, rischiare. Ecco, rischiare: questa è stata una delle cose che ho imparato a fare quest’anno. Rischiare: rischiare di andare contro se stessi, contro le proprie credenze, contro i propri fantasmi e le proprie paure, contro le urla dei silenzi, contro ciò che i tuoi occhi vedono. Ho rischiato perché ho capito che non sono solo.

Ci sono tante persone, infatti, che mi hanno dimostrato stima, che hanno dimostrato di fidarsi di me, che hanno più volte confermato che la mia presenza è davvero importante. Sopratutto, ho capito di avere degli amici veri, a cui poter dire tutto di se stessi, a cui poter confidare paure, ansie, segreti, speranze. E, cosa importante, ho rischiato perché so di avere accanto a me la persona più importante del mio mondo: la mia ragazza, infatti, mi ha dato una nuova spinta nello “spingermi oltre”, capendo che, alle estreme, non sono davvero mai da solo. Certo, sono consapevole che non è facile essere la mia ragazza: bisogna avere pazienza ed accettare di essere sempre in movimento. Ma lei no, non si arrende, non la abbatti, ed è questo che la rende diversa da tutto e da tutti, diversa dal passato, indispensabile nel presente, unica nel futuro. Simona mi ripete sempre che “insieme ce la faremo”. Direi che, decisamente, abbiamo già iniziato!

E poi ci sono tutte le persone che ho conosciuto in questo 2014: decine e decine di volti che, pian piano, sono diventate presenze costanti nella mia vita. Questo 2014 mi ha portato ad affrontare nuove esperienze, ad affrontare nuove sfide, la più grande con me stesso, certo, ma non solo con me stesso. Anche lavorativamente ho ricoperto nuovi ruoli, totalmente inediti, e fatto esperienze che mai avevo fatto prima d’ora. Proprio queste nuove esperienze hanno fatto si che nuove persone siano entrate a far parte della mia vita, diventandone una parte fondamentale. Anche a loro va il mio grazie.

Per il resto, è il solito via vai di volti: certuni entrano, altri, forzatamente o no, ne escono più o meno definitivamente, ma quella è la consuetudine di tutti gli anni. Quel che so è che, in un modo o nell’altro, sono cresciuto. La palestra della vita e del guardarsi dentro ha fatto il suo effetto, e non posso che auspicare che questo percorso di crescita continui da dove si è concluso e non si fermi. E’ questo l’augurio che mi faccio: diventare ancor più forte e non avere più paure.

E tanti auguri a me.

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