Vendita dei medicinali nei supermercati : voi siete d'accordo ?


Ha fatto molto parlare lo sciopero che ieri i farmacisti di tutta Italia hanno messo in atto contro la liberalizzazione del settore farmaceutico . Infatti , il 93% dei farmacisti ieri si è fermato per dire NO alla liberalizzazione scriteriata del settore , che porterebbe a poter acquistare prodotti farmaceuticia nche nei supermercati . Voi cosa ne pensate ? E’ un idea utile o fin troppo pericolosa ?

Insomma , sebbene l’idea può anche essere interessante , come sempre , c’è il rovescio della medaglia : se da un lato poter acquistare le medicine anche nei supermercati potrebbe tornare utile per evitare code ed avere un servizio più ampio , dall’altro lato la cosa potrebbe diventare pericolosa , sopratutto nel poter comprare medicine senza presentazione della classica ricetta .

Insomma , se da un lato molti sono convinti che la cosa sia utile , dall’altro c’è chi pensa che comunque è sempre meglio acquistare le medicine in farmacia , come si è sempre fatto , dove ci sono dei dottori che sanno consigliarti , che capiscono e sanno cosa va bene e cosa no . Di certo , in un supermercato ciò non è possibile !

E voi , cosa ne pensate ?
Siete d’accordo con chi pensa che sia un’iniziativa utile e comunque di spessore sociale , o pensate che ciò possa portare solo a conseguenze negative , tra cui l’uso scriteriato dei medicinali e comunque una certa “pericolosità” nel poter acquistare così facilmente i medicinali ? Credete che ciò arrecherà dei danni alle farmacie ? Qual’è la vostra opinione ?

Aspetto di sapere cosa ne pensate in merito !
Un bacio dal vostro Giomba !

;-)

25 Commenti

  1. Lo so carissima , fidati che ho capito :-)
    Ti faccio una carezzina e passa tutto !

    Si guarda , anche io purtroppo mi sento come te , triste tristissimo … Per l’insensibilità di certe donne , che come noi uomini , alle volte , sanno far male …
    Ci sono davvero certe persone che sono davvero stupide ed insensibili … Almeno quelle che ho incontrato fino ad adesso , e per fortuna non sono tutte così !

    Quindi cara amicuccia ti capisco benissimo : credimi , anche adesso soffro tanto !

    Bacino e passa tutto :-*

  2. Sono totalmente a favore.
    La liberalizzazione riguarda solo i farmaci cosiddetti da banco, che già ora si acquistano in farmacia senza ricetta.
    Inoltre il decreto autorizza la vendita presso supermercati ed esercizi analoghi solo a condizione che fra il personale di vendita sia presente almeno un laureato in farmacia.
    Quindi, qual è la differenza, il problema o il pericolo?

    Nella maggior parte dei paesi esteri è di norma già da diversi anni, e una delle conseguenze più dirette di questa possibilità – naturale evoluzione di un regime di libera e leale concorrenza – è un minor costo dei farmaci da banco al pubblico (…difficile trovare altrove prezzi così elevati come in Italia).

    Gli unici a trarne svantaggio sono i titolari di farmacie, che sull’esclusiva di vendita dei prodotti da banco ricavano la maggior parte dei propri guadagni netti.
    Poi, magari, spesso al banco della farmacia trovi a servirti il neolaureato in Farmacia o anche il magazziniere… Ma di questo nessuno ha mai parlato, e nessuno si è mai posto il problema di considerarlo un irregolarità, un abuso o tantomeno “pericolo”.

    Credo sinceramente che, in questo caso, l’unica preoccupazione della categoria dei farmacisti sia a tutela del proprio portafoglio e non della salute dei cittadini, che peraltro non è minimamente messa a rischio dalla possibilità reale di una liberalizzazione del mercato.

  3. Ciao Claudia ,
    personalmente , e ripeto PERSONALMENTE , io non sono d’accordo , inq aunto credo che ciò sarebbe un danno non indifferente per i farmacisti e comunque per me non è una cosa positiva , almeno per il mio modo di vedere le cose !

    Caietta pirata ? Allora c’è anche Peter pan e Capitan Uncino !!!!! :-D

    E poi non mollare tutto : almeno resta qui che ci divertiamo ! :-)

  4. Rispetto la tua opinione, ma alla luce delle restrizioni previste (solo farmaci da banco, obbligo del laureato in farmacia) vorrei che mi spiegassi più precisamente sulla base di quali considerazioni sei contrario alla liberalizzazione.

    Che cosa cambia se acquisto l’aspirina o lo sciroppo per la tosse in un supermercato, pagandolo 5 euro anzichè 7-8, quando il prodotto e il servizio sono gli stessi che riceverei in una farmacia privata?

    I farmacisti non rischiano certo di andare in rovina a fronte di una sana ed equa liberalizzazione commerciale;
    viceversa, questa porterebbe maggior equilibrio nei prezzi di mercato a totale vantaggio dei cittadini, e soprattutto delle classi meno abbienti.

  5. Beh Claudia ,
    posso soltanto dirti che , personalmente , quando vai in farmacia , se hai bisogno di un farmaco più preciso , c’è un bellissimo dottore con tanto di camice , di norma anche elegante , che ti da un consiglio … Al supermercato a chi chiedi : al cassiere ?
    E poi da una vita si è sempre andati in farmacia : perchè ora il supermercato ?
    Certo , è utile , non lo nego , però pensaci !

    Ciao Caia , non ti preoccupare !
    Grazie di tutto :-***

  6. Attenzione, Daniele: nessuno toglie alle farmacie la possibilità di continuare a vendere farmaci da banco.
    L’idea è solo di dare l’opportunità di un’alternativa.
    Questo vuol dire che, qualora lo ritenessi opportuno, io potrei comunque recarmi in farmacia a chiedere consiglio al signore col camice bianco per la scelta del farmaco da banco più opportuno.
    La differenza è che in quel caso non sarebbe un’imposizione di mercato, ma una mia libera scelta di cittadino e cliente. Peraltro, al supermarket troverei comunque un laureato in farmacia disposto a informarmi e a consigliarmi nella scelta.

    Altrimenti, la possibilità (più logica e sensata, a mio avviso) è quella di chiedere un consiglio al mio medico di base (…il Servizio Sanitario Nazionale esiste per questo!), farmi consigliare da lui il prodotto più indicato per il mio mal di gola, i dolori mestruali, la tosse stizzosa o l’allergia ai pollini e scegliere liberamente dove e a che prezzo acquistarlo.

    Quanto alla tua ultima considerazione (“E poi da una vita si è sempre andati in farmacia : perchè ora il supermercato?”), personalmente non credo che le usanze e le consuetudini più radicate siano sempre e necessariamente le migliori possibili.

  7. Massì ti ripeto :
    Non sono in totale disaccordo , ripeto , però non lo perchè , ma ho la strana sensazione che la cosa non avrà vita lunga .
    Secondo me anche la gente sulle prime penserà “che bello : vado al supermercato , compro un chilo di pasta , passo in salumeria e quasi quasi compro anche le Aspirine che non ne ho più” , ma , anche basandomi sui dati difatto (ad esempio , ieri ho visto su TGS , il nostro TG regionale , del Giornale di Sicilia , cosa ne pensassero le persone del poter comprare le medicine anche non in farmacia) , ti posso dire che molti sono titubanti …

    … E tra questi anche io : è una qeustione di sicurezza . Io mi sento più tranquillo se vado in farmacia e chiedo al dottore …. Andare al supermercato mi sembra qualcosa di “strano” , diciamo anche di “azzardato” , almeno , ti ripeto , per come vedo le cose io .

    E’ di certo una cosa utile , ma non mi convince !

  8. Ripeto, rispetto la tua opinione.
    Però converrai con me che è importante dare un’alternativa di scelta anche a chi la pensa diversamente…E per cui magari anche la differenza fra di prezzo sulla confezione dell’aspirina o dello sciroppo può essere determinante per far quadrare i conti a fine mese.
    I farmaci da banco sono equiparati a prodotti commerciali, totalmente a carico del cittadino: lasciamo a ciascuno la possibilità di acquistarli dove ritiene sia per lui più conveniente e opportuno.

  9. Veramente anche nei supermercati ci saranno i farmacisti, e ci mancherebbe! In america è così da tempo…io sono d’accordo, meno file, prezzi più bassi, e il dottore farmacista ci sarà sempre dietro al bancone, affianco a quello del pane!

  10. sto guardando il bog da un mac e mi sembra di scrivere sul mare….che bello….ho letto il tuo commento…oggi a mia autostima sta risalendo la china grazie a te e aqualche altro….grazie….bacio,Caia

  11. 1. i medicinali che saranno venduti nei supermercati sono quelli per cui non è prevista ricetta medica, quindi da quel lato cambia poco.
    2. quelli che noi chiamiamo farmacisti in effetti non sono farmacisti, semmai sono consulenti farmaceutici da banco, quindi non penso che ne sentiremo la mancanza.
    3. per come la vedo io sulla salute delle persone non dovrebbe esistere profitto, che a guadagnarci siano i farmacisti o le catene di supermercati, poco cambia.

  12. scusa giomba, ma il tuo ultimo commento mi ha costretto a ricommentare.
    secondo te siccome è una vita che si va in farmacia allora non bisognerebbe cambiare?
    è una filosofia che non mi piace affatto. ad esempio: per migliaia d’anni ci sono stati gli schiavi perchè cambiare? per migliaia d’anni si è andati a piedi perchè usare l’auto?
    sarebbe il caso di alzare il livello di fronte ad un argomento di attualità che interessa la vita di ognuno, non trovi?

  13. io sinceramente sono d’accordo, specialmente ed esclusivamente per i farmaci di automedicazione, non credo ci sia un abuso di questi farmaci come aspirine ecc.. poi credo che sia anche sensata la cosa visto che come tu gia’ dici per venderli anche nei supermercati c’è’ bisogno di una persona laureata in farmacia.

  14. Cavolo !
    Ragazzi ho solo espresso il mio modo di vedere la cosa : sinceramente a me quest’idea non piace !
    Okay sarà utile , sarà tutto quello che volete , però è anche vero che per i farmaci è deputata la farmacia !
    D’accordo come dite voi , che i farmaci senza ricetta e bla bla bla … Okay , ottimo , ma SECONOD IL MIO PERSONALE PARERE la cosa non avrà vota facile …

    Vedremo come va a finire !

    Saluti per voi !

  15. caro giomba,
    esattamente come te, tutti coloro che stanno commentando questo tuo post, esprimono un loro parere personale. Pensavi che rappresentassimo la lobby dei supermercatari?
    Dire che per i farmaci è deputata la farmacia è come dire che per la carne è deputata la macelleria, per la frutta il fruttivendolo e così via, quindi dovremmo chiudere i supermercati?
    Così è troppo semplicistico, ok. Allora ti faccio una domanda: che valore aggiunto offre il farmacista al prodotto che mi sta vendendo? Mi offre plusvalore di professionalità o il suo ruolo è solo quello di commesso di lusso? Il farmacista esisteva perchè faceva le medicine, ora a quello pensano le multinazionali farmaceutiche ne deriva che nella gran parte dei casi la sua figura è solo quella dell’intermediario. Francamente, per quanto mi stia sforzando, non riesco a capire cosa perderei io cittadino il giorno che il farmacista non ci sarà più. Allo stesso modo sono spariti anche coloro che mungevano le vacche da quando ha preso piede la mungitrice automatica e come vedi il mondo non ne ha risentito più di tanto.
    Ciao giomba :)

  16. Ciao Ulz ,
    lo so lo so che non siete la lobby come dici tu :-)
    Lo so benissimo , credimi , eppure come ti ho appena detto , non riesco a capire se la cosa potrà avere vita facile o meno .
    Personalmente , ripeto a dire che sono titubante , ma è solo e soltanto la mai piccola grande idea !

    Saluti e buona giornata :-)

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