Dopo la Spagna, potrebbe toccare all’Italia dire addio a “Google News”, il più famoso aggregatore di notizie del Web: ecco perché.
Qualche mese fa, la Spagna ha deciso di “staccare la spina” a Google News, famosissimo aggregatore di notizie provenienti dalle varie nazioni: ogni Stato, infatti, ha il suo Google News, con le notizie in arrivo dai vari Paesi. Ma perché, quindi, proprio la Spagna ha deciso di dire basta a tale servizio? Semplice: per colpa della “link tax”. Si tratta di un’imposta, relativa agli stati europei, secondo cui gli aggregatori di notizie – Google News in primis – devono pagare una somma di denaro agli editori per ogni articolo indicizzato. Un vero salasso: Google, quindi, non ci ha pensato su due volte, e ha tolto il servizio in Spagna. Un vero e proprio autogol per gli editori, che, proprio per colpa della chiusura di Google News, hanno perso il 20% delle visite ai loro siti.
Immaginate, ora, la medesima situazione in Italia: potevamo mai farci mancare questa “chicca”? Certo che no: il DDL sulla concorrenza, infatti, prevede l’inserimento di tale norma anche nel nostro paese, con conseguenze a dir poco disastrose per la stragrande maggioranza dei siti di notizie indicizzati su News. La perdita – economica ancor prima che in termini di audience Web – sarebbe davvero enorme, ed è per questo che si sta tentando di trovare una soluzione condivisa che salvi i proverbiali “capre e cavoli”.
Si spera, quindi, in un ripensamento: una norma del genere sarebbe davvero inaccettabile, e la speranza è che, davvero, si arrivi ad una soluzione quanto più “indolore” possibile. Staremo a vedere!