Whatsapp pronto a pubblicare pubblicità sulla propria applicazione

Whatsapp apre alla pubblicità

Whatsapp sarebbe ad un passo dalla pubblicazione di pubblicità all’interno della propria applicazione: ecco come verranno inviati i messaggi pubblicitari.

Whatsapp sarebbe pronto a lanciare la pubblicità all’interno della propria applicazione: lo conferma la Reuters a seguito di un’inchiesta che ha permesso all’agenzia di stampa di entrare in possesso di alcune comunicazioni da parte della stessa Whatsapp che confermavano tale ipotesi.

Secondo indiscrezioni, le aziende pagheranno un canone all’azienda per mettersi in contatto con gli utenti della famosa applicazione: stiamo parlando di un potenziale bacino di un miliardo di clienti! Sicuramente un’occasione davvero ghiotta, che, però, potrebbe trasformarsi in un micidiale boomerang per la stessa Whatsapp, che, in questo modo, non soltanto si attirerebbe le ire degli utenti, ma, peggio ancora, vedrebbe rivoltarsi contro la già agguerrita concorrenza, che, come ben sappiamo, non attende altro che un minimo passo falso dell’azienda per silurarla e mettere in discussione il suo (attualmente) indiscusso monopolio.

Quanto alle metodiche con cui tale pubblicità verrà “somministrata” agli utenti, si pensa a dei “bot” pubblicitari, che saranno in grado, tramite autorisponditori intelligenti, di dialogare con gli utenti stessi, sopratutto in casi particolari di assistenza clienti: un nuovo “canale privilegiato”, quindi, per le aziende, che, in questa maniera, entrerebbero più facilmente in contatto con i loro utenti. A ben giudicare, se venisse davvero seguita questa “linea”, i clienti stessi potrebbero trarre vantaggio da questa novità, visto che potrebbero contattare più celermente i vari servizi di assistenza, e, quindi, risolvere le problematiche con maggiore facilità.

Tuttavia, almeno al momento, le dinamiche in gioco sono troppe e la scelta di veicolare messaggi pubblicitari agli utenti di Whatsapp, come detto, è una ghiotta occasione ma anche una pericolosissima arma che potrebbe ritorcersi contro con risultati assolutamente deleteri: preverrà il buon senso o il “Dio Denaro” avrà la meglio anche su eventuali “paure delle conseguenze”? Non resta che attendere per scoprirlo!

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