La nostra mente, il nostro essere interiore, lotta e dialoga costantemente con le sue grandi componenti: Razionale contro Irrazionale.
Razionale ed Irrazionale sono due componenti fondamentali della nostra vita, sopratutto di particolari strutture di personalità particolarmente controllanti e tendenti ad un perfezionismo che vuole, a tutti i costi, non solamente cercare di controllare (appunto) tutto, ma anche cercare di spiegare razionalmente qualcosa di irrazionale.
Ne parlavo giusto qualche giorno fa, e riflettevo sul come, talvolta, la nostra mente, o noi stessi – razionalmente – cerchiamo di spiegare una componente in qualche modo irrazionale, che è “propria” della nostra vita: è logico e normale che dentro noi possa esserci una componente logica, matematica, ferrea, che non si lascia sfuggire nulla e che vede solo “bianco” e “nero”, tale per cui due più due fa solamente quattro, e non si sono altre vie di fuga o altre sfumature di colore in mezzo al bianco oppure al nero. Esistono solo Yin e Yang. Punto.
Talvolta, però, esiste anche una componente irrazionale, imperfetta, che se ne fotte altamente e bellamente del raziocinio, che va oltre i ragionamenti spiccioli e matematici: è una sorta di “componente oscura”, proviamo a definirla così, che però fa parte, nella nostra completezza, di noi stessi!
Adesso, come pretendi di poter spiegare con il Razionale qualcosa di Irrazionale? Come pensi di poter spiegare con la mera logica qualcosa che di logico non solo non ha assolutamente nulla, ma non intende sottintendere (scusate il gioco di parole!) a qualsivoglia tipo di logicità lineare a matematica?
Lo so, il discorso si sta complicando, e non poco: voglio semplicemente giungere al punto per cui, certe volte, non ci spieghiamo il perché di determinati comportamenti o il perché di determinate caratteristiche, e, anche se ci sforziamo, non giungiamo mai ad una risposta.
La risposta è banalmente semplice: non c’è risposta che il raziocinio possa darci. Fine della discussione!