Convincere se stessi delle proprie (deleterie) ragioni

Il bene torna sempre e qualcuno se ne accorge

Il fatto è che, tendenzialmente, alla gente piace convincere se stessi che le loro (deleterie) ragioni siano fonte di perfetta virtù. Mah…

Forse lo fanno per vivere più serenamente con se stessi, senza l’ombra dei rimpianti, o forse perché inventarsi una vita è meglio che vivere la terribile e pesante realtà di ogni giorno, sta di fatto che, tendenzialmente, noto che alla gente piace convincere se stessi che le loro (deleterie) ragioni siano fondamento di vita, e riescono, addirittura, a darsi forza auto convincendosi di aver ragione anche laddove non è vero, arrivando ad attuare una consapevole / inconsapevole distorsione dei fatti pur di non guardare in faccia la realtà, ovvero, pur di non ammettere a se stessi i propri errori, i propri sbagli, e le cose che si potevano fare andar meglio.

Come facciano non lo so, ma so che accade spesso: è quasi come se alla gente piacesse raccontarsi una barzelletta, raccontarsi una storiella che quasi li esoneri e permetta loro di autoassolversi da qualsiasi peccato, in una sorta di ritrovata verginità che ci si autoconcede, in barba anche alla cosiddetta realtà dei fatti. Tanto, chissenefrega se le cose sono andate diversamente e tu ne hai l’assoluta consapevolezza: l’importante è che la vita sia a tua misura, esattamente come te la immagini, anche se sei costretto a raccontare un sacco di palle a te stesso. Importante è solo stare bene.

Certo, diciamo anche se così è fin troppo bello vincere facile, ed appare evidente come questo comportamento sia l’estremo rifugio di codardi, vigliacchi e deboli, incapaci di fare i conti con la realtà, per quanto dura essa sia: in fondo, non lo hanno capito ancora che, nella vita, è meglio una triste e dura realtà che una bella e meravigliosa storiella atta ad “addolcire la pillola” e raccontarsi un’altra bugia…

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