La mia ombra

La mia ombra è intelligente. Corre più di me nella notte, mi è sempre davanti e riesce sempre a superarmi arrivando prima di ogni mia corsa…

Camminando lungo strade silenziose, nelle caldi notti d’estate, ti accorgi che, nel cielo trapunto da puntini bianchi, la luna fa da cornice a mille pensieri che sembrano non avere forma ma che, ripensandoci, hanno ben più di un significato…

Come i guai, ti aspettano sempre al traguardo: puoi evadere quanto vuoi, ma alla fine loro, i tuoi pensieri, le tue paure, ti aspettano esattamente allo stesso punto in cui le hai lasciate.

Pensi “che senso ha?” eppure è così: puoi camminare ancora un pò, guardandoti in giro, e non troverai altro se non i silenzi della notte, e le stesse a darti compagnia. Oltre i lampioni, i palazzi e le antenne, la luna che illumina di luce un alone attorno a se: forse, giusto da quel silenzio, giusto da quel paesaggio puoi trovare la forza di affrontare il presente, di affrontare la routine dei rancori, della violenza giornaliera, della velocità con cui ci dedichiamo al nostro tempo, sempre più indifferenti, con sempre meno tempo da dedicare alle nostre riflessioni, agli altri, ascoltandoci ed ascoltando. E invece, urla e rancori, rabbia, lacrime e ancora silenzi fanno da filrouge al continuo “graffio” dei nostri pensieri.

Il respiro manca, si fa affannoso, e corri verso una meta che nemmeno tu conosci: pensi che sia quella giusta, di essere arrivato al traguardo, e invece ti guardi intorno e capisci che non è ancora tempo. Quell’affanno torna a farsi vivo, a smorzare il fiato camminando, correndo, mentre i passi si fanno sempre più forti, e la strada diventa sempre più buia. Le saracinesche chiuse, i fari spenti, niente auto o gente intorno, correndo, correndo, cercando due mani in mezzo a gente sconosciuta, indifferente, tra occhi che ti guardano e non sanno chi sei o cosa vuoi. Per loro sei solo un oggetto, materia nello spazio tinta di indifferenza, di un continuo non sense che vuole trovare la sua dimensione e non ci riesce.

Manca un pò di calma in questa vita, un pò di serenità dalle continue violenze di ogni giorno, che ormai ti lasciano indifferente alle vergate sulla pelle, al silenzio che lasciano, all’amaro che fanno restare in bocca.

Speri che domani sia diverso. Forse, quello, è già un aiuto…

4 Commenti

  1. Adesso ci sono le mie mani a prendere le tue e a portarti lontano dalla gente indifferente, i miei occhi a vederti per quello che sei, a capire quello che vuoi.
    Non sembra a prima vista, non si capisce subito, ma noi siamo uguali: abbiamo lo stesso cuore, la stessa anima.
    Tu sei la chiave per riordinare i pezzi del mio puzzle, e io voglio essere per te l’unica a riordinare i tuoi, l’unica a perdermi nei tuoi occhi.
    Voglio essere il tuo respiro!

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