A cosa aggrapparsi per non arrendersi?

A cosa aggrapparsi per non arrendersi

A cosa aggrapparsi per non arrendersi? In cosa bisogna ancora credere per non perdersi del tutto e buttare all’aria anche le ultime briciole di speranza?

A cosa aggrapparsi per non arrendersi? Cosa bisogna fare per non gettare alle ortiche tutto ciò che si è costruito e sperato? Cosa bisogna guardare, a cosa bisogna credere, su cosa si deve riflettere per non rendersi conto che tutto va nella direzione opposta e contraria?

Cosa puoi fare quando vedi che tutto va al contrario di come vorresti, quando vedi una stanca sensazione di stasi, di lenta stagnazione, di blocco, di inadeguatezza, e l’unica cosa che ti rimane da fare è rimanere, inebetito, a guardare e provare tutto quel disagio senza poter fare nulla, senza riuscire a fare nulla?

Già, perché non riuscire è diverso da non volere fare: essere in qualche modo bloccati, essere in qualche maniera fermi, immobili, e soffrirne, equivale ad una sofferenza forse ancora più grande del dovuto, sopratutto quando ti rendi conto che ti resta davvero molto poco da fare tranne che lasciar perdere tutto com’è, lasciare stare che tutto vada così e vedere il mondo che continua a girare, mentre continui, costantemente, ad illuderti che qualcosa possa cambiare. Ma poi torni lucido, ti guardi attorno, rifletti, osservi, e capisci che non c’è niente da poter prendere…

Vorresti urlare ma non hai più neppure la forza, perché le forse le hai perse insieme alla speranza di cambiare le cose che non vanno e che non cambiano mai: ad un certo punto, quindi, ti chiedi se e quanto possa valerne la pena, ma sopratutto cerchi di comprendere quando qualcosa potrà cambiare, se mai potrà cambiare. 

Le risposte, però, non arrivano, il tempo continua a correre, e l’unico fatto concreto rimane la stasi di questa vita bloccata al palo e mai più davvero ripartita…

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