Che ti manca?

Che ti manca

Che ti manca? Questo mi domandano tutti, questo continuano, imperterriti, a cercare di capire, non capendo cosa non c’è e cosa fa male…

Che ti manca? La gente continua, imperterrita, costante, a ripetermi sempre la stessa cosa, perché, secondo loro, “io ho tutto, non mi manca niente”.

Eppure, sento che ci sono tante cose che mi mancano, e non parlo certo di cose materiali, per carità: ci sono mancanze che superano i semplici oggetti, la semplice “materialità”, ma sono bisogni ben più profondi e radicati, che innestano la loro presenza in dolori silenziosi, spesso nascosti, che la gente non può comprendere, non può vedere, non può davvero capire.

Eppure mancano tante cose: manca il bisogno di trovare l’altra metà della mela, di sentirsi davvero completo, di avere un posto accanto a qualcuno nel mondo oppure in auto, di camminare con altre mani da stringere nel cuore della notte, senza più sentire solamente i propri passi ma sentendo che siamo in due a camminare. 

Manca il bisogno vero di amare, mentre la mia perde si perde a storie andate via, al passato, a quando non mi mancava davvero nulla ma tante cose andavano diversamente rispetto ad adesso: il cuore sembra volermi dire che è solo, ed è proprio così che stanno andando le cose, ma questo tempo sembra non volermi lasciare spazio ne traccia ne speranza di poter unire questo cuore ad un altro cuore, e più questo tempo passa, più i silenzi diventano grandi, giganteschi, e più ti ritrovi a camminare, silenziosamente, lungo i marciapiedi di notte, a ricordare quanto era bello e quanto bello più non sarà…

…E mentre cerchi di trovare spiegazioni logiche e plausibili, mentre cerchi di ritornare ad essere qualcosa, qualcuno, questo tempo non ti sta lasciando altro che vuoto, altro che dolore, altro che silenziose lacrime che devi asciugarti da solo, mentre qualcuno continua a chiedermi “ma tanto, in fondo, che ti manca?”

1 Commento

  1. Io penso che una storia d’amore ,per quanto possa essere bellissima e lunghissima, sia sempre e comunque una parentesi. Cioè un “di più”, uno stato di non equilibrio.
    Lo stato di equilibrio è ,sempre e comunque, la solitudine.

    In fondo è sempre un po’ presente in tutti noi. Secondo me non si può fare altro che imparare a conviverci e nel frattempo fare il possibile per stare bene con qualcuno. Ma senza illusioni.

    Califano lo sapeva molto bene.

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