L'improvviso silenzio della solitudine

L'improvviso silenzio della solitudine

L’improvviso silenzio della solitudine, che, senza nemmeno rendertene conto, non ti lascia più altro da vedere o ascoltare: resta solo il vuoto intorno…

L’improvviso silenzio della solitudine: in un solo istante, tutto diventa silenzio e vuoto. Un saluto, un abbraccio, e la notte diventa silenzio e buio, vuoto e solitudine, presenti solamente a noi stessi senza più niente e nessuno intorno. Più o meno in questa maniera si prende consapevolezza della solitudine: in un solo momento, ciò che prima era un sorriso, una voce, due mani da poter stringere, diventano due fari che vanno via, salutarsi da lontano, e quasi la sensazione che si stacchi una parte di te, e se ne vada insieme al vuoto che ritorna, insieme al silenzio che torna a fare da cornice, che ritorna a darti la consuetudine giornaliera, scandita da odori, luci, persone, suoni, attimi, quasi sempre tutti uguali e quasi sempre identici nel loro ripetersi, quasi da permetterti di distinguere tutto senza neanche troppa difficoltà, potrei dire quasi a memoria.

Ecco: prendi la piena consapevolezza di un insieme che torna ad essere te stesso quando, nella notte, rimani solo, fermo, immobile, nel vuoto, nella brezza leggera e nel buio che sa di odori lontani, di voci che arrivano da chissà dove, da chissà chi, e non ti resta altro che guardare il cielo, vuoto, di quel blu scuro tipico delle notti serene, cercando le stelle, osservando la luna, restando a respirare quell’odore che continua a darti compagnia, mentre torni a dare compagnia a te stesso, in un dolore che si ripete e che non sembra poter restare lontano…

Poi, questa scena si ripeterà, si ripeterà, si ripeterà per tante e tante notti, e quel silenzio, quell’odore, tornerà ancora a darti compagnia e restarti accanto. Perché sei solo tu che può, davvero, continuare ad esserti accanto per sempre!

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