
Lo sapete .
Ho empre una certa ritrosìa verso le Fiction RAI : sono sempre troppo lunghe , troppo sdolcinate o troppo intorcinate . Ma , come nel caso di "Tutti pazzi per amore" , se una fiction merita , non mi tiro certo indietro nel premiarla .
E’ questo il caso di "Ho sposato uno sbirro" , di cui , in questi giorni , vanno in onda le repliche su Rai Uno : l’ho scoperta per puro caso , ma devo dire che è una fiction davvero gradevole e scorrevole , con tante occasioni per ridere .
Al contrario delle fiction polizieche , in cui si segue la vicenda in maniera "seria" , con poche occasioni per concedersi una risata e smorzare un pò la tensione , "Ho sposato uno sbirro" ci propone le vicende di una coppia di poliziotti , interpretati da Flavio Insinna e Christiane Filangeri (nella foto) , che vivono una vita lavorativa di certo intensa ma mai noiosa , e una vita extra lavorativa come una normale coppia , che spesso si trova a discutere creando dei divertenti siparietti per via della ex del protagonista , interpretata da Luisa Corna , anch’egli collega dei due , che spesso mette del pepe all’interno della coppia , attraverso delle piccole ripicche che , con regolarità , fanno ritrovare in mezzo alle due il povero protagonista che non sa a chi dar retta !
La fiction si svolge a Roma , con ottime scenografie e ottimi dialoghi : importante è sottolineare che non c’è nessuna traccia di violenza o parole pesanti , il che rende la fiction adatta a tutta la famiglia .
Aldilà di questo , ciò che mi ha positivamente colpito , è stata la capacità di questa fiction di farti rimanere letteralmente "incollato allo schermo" alla ricerca del colpevole dell’omicidio .
Poche fiction ci riescono , e questa mi è davvero piaciuta : una volta tanto , un pò di TV piacevole e per niente scontata !
Voto : 8 e 1/2
Il Giomba
2 Commenti
Bravissimo Flavio Insinga, che ho apprezzato molto anche come Don Pappagallo, e fantastico il sempre poco apprezzato Antonio Catania, capace di spaziare da ruoli comici (vedi l’apparizione in Mediterraneo, in Così è la vita), a ruoli brillanti e anche drammatici (è stato il credibile assassino in Fratelli Detective).
Su Giovanna Ralli e Barbara Bouchet poco da dire, ognuna sembra fatta apposta per interpretare il suo ruolo.
Mi pare che la Filangeri non sfiguri al cospetto di cotanti protagonisti.
Unico neo , secondo me, Luisa Corna, ma più che altro il suo personaggio: non credo che un sostituto procuratore possa essere come il suo personaggio nè tantomeno intromettersi a livello così personale nel lavoro del suo subalterno – ex compagno.
Concordo nell’apprezzamento della macanza di volgarità, violenza e gratuiti effetti speciali.
A presto.
La fiction è davvero ben bilanciata e riesce a far sorridere senza impressionare troppo con immagini violente