La pressione, l'ansia e la paura

La pressione l'ansia e la paura

La pressione, l’ansia e la paura: tutto quello che questa società ci impone con i suoi maledetti stereotipi e tutta la sofferenza che portano con se…

La pressione, l’ansia e la paura: essere forti, a volte, diventa davvero difficile…

La vita a volte è strana, e sembra pretendere di essere sempre affrontata al meglio, anche quelle volte in cui non sai nemmeno da dove cominciare: ecco che, quindi, farsi prendere dall’ansia, farsi attanagliare dalla paura, pensare a ripensare ad un futuro che non si riesce neanche ad immaginare, dove non ci sono certezze, dove la speranza è sempre più difficile da coltivare, diventa un attimo. La vita è fatta anche di questi momenti: ti ritrovi dentro questa morsa invisibile da cui, però, non riesci più ad uscire: la società, poi, non manca certo di indurti alta pressione, ed altra pressione significa altra ansia, specialmente se non sei del tutto in grado di gestire questo tipo di situazioni…

Tutto si aspettano tutto da te: la società sembra voler scrivere delle “tappe obbligate” che tutti dobbiamo superare secondo le tempistiche che la stessa società ci impone, e se solo ti ritrovi lontano dalla “tabella di marcia” che la società ti impone con i suoi stereotipi, con le sue regole non scritte, con i pareri non richiesti delle persone, ecco che la pressione aumenta, la morsa si stringe, i pensieri si fanno sempre più forti, la mente accelera, accelera costantemente e senza controllo. E tu, ti ritrovi in completa e totale balia dell’ansia! La differenza possiamo solamente farla noi, anche se sono pienamente consapevole di quanto non sia fatto semplice: non tutti, Infatti, hanno quella capacità di lasciarsi scivolare addosso i pareri non richiesti dalla gente, evitando di farsi prendere dall’ansia, di farsi stringere, di farsi stritolare, e questo – logicamente – genera ulteriore sofferenza, era più totale distruzione delle persone più deboli!

Ma figurati: cosa vuoi che gliene frega la società si distrugge una persona dal cuore buono, la cui colpa è soltanto quella di non seguire le tempistiche che la società ti impone così subdolamente: alla fine, probabilmente, “ognuno è nel suo tempo”. Non esistono ritardi, non esistono anticipi: ognuno ha la sua vita, ognuno ha i suoi tempi. E se qualcuno vi guarda storto perché non avete un fidanzato, una fidanzata, perché non siete sposate, perché non siete sposati, perché non avete un figlio, oppure una figlia, e tutto il resto di stereotipi che la società continua ad imporci in questo costante bombardamento di ansia e pressione, voltatevi dall’altra parte, è tornate sul vostro cammino.

Non dobbiamo paragonarci a nessuno: siamo perfetti così. La vita è nostra: le regole, altrettanto.

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