RITORNA L'INCUBO TSUNAMI


Ritorna l’incubo in Indonesia : sono duemila i morti nell’isola di Nias dopo il nuovo terremoto che ha scosso l’Indonesia , gia colpita tre mesi fà dal terribile Tsunami . Questa volta , la scossa di magnitudo 8,7 Richter , ha fatto subito scattare l’allarme Tsunami , che per fortuna è rientrato . I nostri connazionali nella zona sembrerebbero essere al sicuro .

Per un assurdo quanto inquietante scherzo del destino , il terremoto colpisce di nuovo l’Indonesia in un periodo di forte afflusso turistico .
Le zone colpite , infatti , sono amate dai turisti , e forse è stato anche questo alla base del gran numero di vittime che ha provocato lo Tsunami il 26 Dicembre scorso .
Per fortuna , le strutture turistiche non erano ancora piene ieri , quando una violenta scossa di terremoto ha fatto tremare nuovamente la terra nella zona colpita dal precedente tsunami , che ancora non si era ripresa del tutto .
Alle ore 19 le agenzie di stampa battono subito la notizia , che immediatam,ente fa il giro del mondo .
Gli geologi , pensano che questo terremoto sia stato una “conseguenza” di quello del ventisei dicembre scorso .
Infatti , gli studiosi , avevano aipotizzato che sarebbe potuto accadere un ulteriore terremoto .

Ritorna l’incubo dello Tsunami , per fortuna questa volta rientrato . Per un assurda coincidenza il terremoto colpisce in un periodo festivo . Dopo aver colpito il giorno dopo Natale , questa volta colpisce il giorno dopo Pasqua .
Spero davvero con tutto il cuore che non si ripetano quelle scene che fino a poco tempo fa erano all’ordine del giorno su tutti i TG . Lo spero con tutto il cuore . Spero che davvero tutto ciò non accada più , in una terra ancora provata dalla precedente tragedia , e che subisce nuovamente un duro colpo , che rende ancora più difficile la “ripresa” .

12 Commenti

  1. Sembra che la natura abbia preso esempio da Monabomber: colpendo, atrocementissimamente, in festività normalmente consacrate a Dio e alla pace.
    E intanto, sento alla radio, un missionario itlaiano, padre Barabas, 66 anni, è gravemente ferito dal crollo di una chiesa.
    Dio, dove sei?

  2. Speriamo seriamente non accada più nulla del genere. L’unica cosa che mi chiedo è: la prima cosa che la stampa comunica è “se siano coinvolti connazionali”. Vero è stato per l’undici settembre 2001; per il cataclima tsunami di pochi mesi fa; vero è per ogni tragedia. Se ci sono o meno italiani fa qualche differenza? Rende il dramma meno tale? Non penso proprio.
    Non è mia intenzione polemizzare su cose tanto tristi, ma non cambia nulla se ci siano italiani o meno, tutto qui.

  3. ciao riccardo, avevo gia’ fatto questa osservazione in relazione al 26 dicembre, purtroppo tutte queste preoccupazioni dei giornali o dei tg sono solo di facciata, servono solo a fare notizia. Pero’ e’ anche vero che in genere ad ognuno di noi fa più’ colpo se succede qualcosa a qualcono piu’ vicino a noi.

  4. Beh , in fondo siamo tutti italiani , e penso ci si preoccupi di più per noi connazionali , anche se è vero come è vero che siamo tutti uomini e figli di Dio .
    Non importa essere Italiani , Indonesiani o di qualunque altra nazionalità .
    in fondo , se succede una catastrofe naturale come questa , sono sempre degli uomini che vengono colpiti …

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