Sbagliare… Chi non lo fa? Chi se ne accorge e fa “autocritica”? E chi, invece, tenta di “coprire” i propri errori facendo finta di nulla?
Sbagliare fa parte della nostra vita: è auspicabile che l’uomo sbagli, per dimostrare la sua natura, appunto, “umana”! In fondo, lo fanno anche le macchine progettate per essere “perfette”, quindi, per quale motivo non dovremmo farlo noi? A pensarci bene, poi, non è nemmeno qualcosa di cui “vergognarsi”: siamo persone, fatte di un cuore, un’anima, un cervello, un corpo, ed è normale sbagliare nella nostra vita. C’è chi se ne accorge, fa autocritica e, magari, chiede scusa: c’è chi, invece, tenta, in fretta e furia, di “arginare”i propri errori “mascherandoli”, quasi facendo finta di nulla, forse per evitare le conseguenze dei propri sbagli.
E se gli sbagli sono “sentimentali”?
Capita: capita di sbagliarsi sul conto della gente, capita di vivere storie che, dopo poco tempo, si rivelano inutli, anche se noi stessi avremmo giurato fosse “per sempre”. Eppure sbagliamo: ci litighiamo, ci lasciamo e pensiamo ai nostri errori. Magari, ci ripensiamo un pomeriggio, guardando l’orizzonte fresco dopo la pioggia: forse, adesso, siamo felici, ma quanto abbiamo penato per guadagnarci quella stessa felicità? Quanti sbagli (appunto) abbiamo dovuto fare per capire che non era quella la nostra strada?
Sbagliare è normale, come è normale farlo nei sentimenti, nell’amicizia e nell’amore: che male c’è se serve a conoscere meglio le persone? Non è una brutta cosa sbagliare, anzi: ci aiuta a conoscere meglio gli altri e, paradossalmente, aiuta a conoscere meglio noi stessi: in fondo, si è sempre detto che “sbagliando s’impara”, e anche i sentimenti non fanno eccezione!