Tutto al momento sbagliato, come una svilente e stupida costante che continua a ripetersi per tutta la vita, senza alcun senso…
Tutto al momento sbagliato, e, sinceramente, anche basta.
È una costante. Tutto accade sempre al momento sbagliato: storie, amori, conoscenze, amicizie, strade, percorsi, accadono regolarmente nei momenti più errati che ci siano, e mai quando davvero era necessario che avessero vita. Mai. È una costante che, a lungo andare, finisce con il romperti davvero le palle e farti passare la voglia di credere a qualche cosa di bello e positivo. Ed è anche normale che ti passi la voglia di sperare in qualcosa che non esiste, specialmente dopo che la vita ha giocato per troppo tempo a metterti i bastoni tra le ruote e riempirti di soverchierie e cattiverie, senza mai risparmiarti nulla che possa fare la differenza almeno una santa volta. A conti fatti, che senso ha illudersi inutilmente? Ci hai sperato, ci hai sempre creduto, ma per ottenere cosa, se alla fine non è cambiato nulla e, anzi, si è soltanto andati a peggiorare anziché migliorarsi? Quale senso può avere, e, soprattutto, perché non dovresti perdere la pazienza e avere la voglia di smetterla di illuderti? Tutto accade sempre nel momento sbagliato, ed è una cosa che mi scatena una rabbia gigantesca, perché è inaccettabile, e, a lungo andare, è veramente svilente e fastidioso, e non si può sempre fare finta di niente, farci un sorriso sopra, fare finta che non è successo nulla, che va sempre tutto bene. Per niente. Non va bene il resto di un cazzo di niente, ed io sono anche stanco di queste situazioni di merda in cui devi anche stare zitto e non lamentarti, anche perché sai bene che non servirebbe praticamente a nulla!
E allora si. Ho tutto il diritto di essermi rotto le palle, e, sinceramente, di diventare anche un po’ stronzo. Ad un certo punto, probabilmente, chissà che non ne valga la pena!