Da giorni, sul Web, gira una notizia che ha dell’inquietante: i produttori di latte possono reimmettere sul mercato il latte scaduto semplicemente bollendolo. Peccato si tratti di una bufala! I dettagli.
Una “truffa legalizzata”: questa la frase che si legge nel messaggio che, da giorni, rimbalza sul web tra social network ed e mail.
Chi produce il latte, infatti, stando alla mail, “può reimmettere sul mercato il latte scaduto bollendolo a 190 gradi. Se non bastasse, il numero di volte in cui il latte è statobollito e reimmesso, è stampigliato sulle confenzioni del latte stesso”.
Effettivamente, sulle confezioni di latte sono presenti, di solito, una serie di numeri che possono essere 1 – 2 – 3 – 4 -5, e uno di questi potrebbe mancare. Quello che manca, stando alla mail, sarebbe il numero di volte in cui il latte è stato nuovamente bollito. Tutte balle.
Non solo la legge non prevede simili pratiche, ma i numeretti presenti sotto le confezioni, altro non sono che codici per la rintracciabilità delle confezioni stesse!
Insomma: si tratta di una bufala come tante altre che circolano sul web. Come sempre, non cascateci mai: analizzate tutte le fonti prima di diffondere la notizia o, peggio ancora, prima di allarmare… Ed allarmarvi!