Facebook porta Internet ovunque con il suo Drone

Facebook lancia Aquila per portare la connessione ovunque

Facebook pronto a portare Internet ovunque grazie alla sua “Aquila Drone”: scopriamo insieme i dettagli di quest’ambizioso progetto!

Facebook, si sa, è da sempre impegnato in progetti anche ambiziosi, non necessariamente legati al proprio business, ma, al contrario, anche utili alla società, proprio sfruttando, per il sociale ed il miglioramento globale, la fama del proprio marchio.

Uno dei progetti a cui i big della rete, e non solo, lavorano da tempo, è quello di portare Internet ovunque: ci sta lavorando Facebook come tanti altri brand, Google in primis. Il Social di Mark Zuckerberg, però, fa un passo avanti, sfruttando, evidentemente, una possibile occasione di guadagno derivante dal portare ovunque la connessione Internet.

I dati parlano chiaro: attualmente 4,2 miliardi di persone non hanno nessuna connessione al Web, e ciò potrebbe significare una vera miniera d’oro per i provider, tra questi Facebook, che, tramite mongolfiere e droni, potrebbero cablare intere zone del mondo non coperte.

Logicamente, il buon Zuckerberg intravede in tale progetto una ghiotta occasione di aumento dei propri utenti sul Social, che, dall’attuale miliardo e mezzo, potrebbero diventare il doppio sfruttando quelle zone che non possono accedere a Facebook perché, appunto, non coperte dal segnale.

Per far ciò, Facebook ha, recentemente, varato il progetto Aquila: si tratta di un drone alimentato ad energia solare, capace di irradiare la connessione al Web attraverso laser. Dal primo test realizzato, il drone è rimasto in volo 96 minuti, quindi ben più delle aspettative, on un consumo di energia pari a quello di un asciugacapelli!

Il drone pesa appena 453 kilogrammi, ed è realizzato in carbonio: è capace di volare anche tre mesi consecutivamente fornendo connessione ad un’area pari a 100 kilometri: da notare che il drone non avrà pilota.

Mark Zuckerberg ha spiegato:

Per utilizzare la quantità minima di energia, Aquila deve andare più lentamente possibile. A quote più elevate, dove l’aria è più sottile, saremo in grado di andare un po’ più veloci, raggiungendo circa i 130 km orari. Aquila è un velivolo autosufficiente e si basa su un equipaggio di terra fatto da una dozzina di ingegneri, piloti e tecnici che dirigono e controllano l’aereo attraverso il software che permette loro di determinare altitudine e velocità, dando indicazioni in base a percorsi basati su GPS. Decollo e atterraggio sono automatici. Nessun pilota umano può atterrare in un luogo preciso. Un software, invece, può farlo.

Insomma: Facebook si dimostra, davvero, una “macchina industriale” potentissima, guidata da una mente valida e furba, che riesce ad intravedere il guadagno anche nei posti più impensabili. Non resta che attendere per scoprire quando “Aquila” inizierà a volare!

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