Lettera aperta al Ministro Brunetta: "sul Digital Divide"

Ill.mo Ministro Brunetta,
chi le scrive è un giovane, forse come tanti altri, forse no.

Le scrivo perché vorrei porre alla sua attenzione un problema che affligge la popolazione italiana: si, lo so che in Italia abbiamo già tantissimi problemi, e forse più importanti di questo, ma non dimentichiamoci dei tanti professionisti che, proprio a causa del problema di cui vorrei parlarLe, si ritrovano costretti a dover lavorare in condizioni decisamente poco confortevoli.

Vorrei parlarLe di quella maledizione chiamata “Digital Divide”, ovvero il “gap”, il “divario” tecnologico che, in Italia, affligge chi usa, per lavoro o per divertimento, il Web: più in particolare, mi preme molto sottolineare la disastrosa situazione delle linee a cui l’ADSL si appoggia.

Saprà bene che, nella maggior parte dei casi, fatte salve rare eccezioni, la rete versa in condizioni disastrose: non è assurdo pensare che, nel 2011, ci siano zone in cui l’ADSL non esiste o, se esiste, è limitata?

Mi ha particolarmente colpito una mail, ricevuta da un lettore del Blog, in cui il povero, sfortunato utente, si è ritrovato costretto, dopo aver attivato una linea 20 Mega, ad effettuare un downgrade ad 8 perchè, a detta del provider, “i cavi non riescono a reggere quella velocità!”

Consideri che, per lavoro, quell’utente ha bisogno di viaggiare a velocità elevate, e non lo fa certo per diletto: è corretto tutto ciò nel 2011? E’ corretto che ci siano zone, in Italia, in cui l’ADSL nemmeno esiste? E’ corretto che la copertura di linee a fibra ottica superveloci da 100 Mega sia limitatissima?

In definitiva, caro Ministro, non sarebbe ora di investire massivamente su Internet per debellare definitivamente il divario tecnologico che affligge, insieme a tanti altri problemi, il nostro Bel Paese? Ci pensi: l’innovazione tecnologica è importante, soprattutto per i giovani e per i professionisti. Pensiamo al futuro. Pensiamoci fin da oggi!

Cordialmente
Il Giomba

6 Commenti

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  5. Internet mi è indispensabile per lavoro. Sono a ROMA (entro il Grande Raccordo Anulare), mica un atollo del Pacifico. A due passi da me ci sono uffici pubblici. Abbiamo acquistato una linea a 8 Mbit/s (non Fastweb), che non ha mai funzionato a 8 ma massimo a 4 per un breve periodo. Poi c’è stato un guasto, dopo il quale ho fatto personalmente dei test sulla linea, poi ha fatto altri test il servizio assistenza, fino a constatare che funzionava solo a 2 Mbit/s, e funziona pure male, perché la linea telefonica si sente a tratti. Da anni è così. Però costa come una a 8! Non voglio dire il fornitore dell’ADSL perché non è colpa sua ma dell’infrastruttura. Senza contare dei misteriosi rallentamenti per fortuna occasionali.

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