Salute, arriva la "Turbo Tac", veloce e con meno radiazioni

Salute - Arriva la TAC Turbo

Salute maggiormente al sicuro grazie alla “Turbo Tac” a bassissime radiazioni: una scansione dura meno di un battito cardiaco! I dettagli.

Salute maggiormente al sicuro grazie alla Tac di nuova generazione: si tratta di una particolare “Turbo Tac” a bassissime radiazioni, dal momento che la scansione dura meno di un battito cardiaco restituendo foto ad altissima risoluzione!

E’ attualmente attiva a Roma presso la Mater Dei, e abbatte le radiazioni del 90%: il segreto è la sua modalità di acquisizione delle immagini, chiamata Turbo Flash, che copre quasi 74 centimetri al secondo. In pratica, una Tac al torace viene eseguita in 0,4 secondi, mentre una scansione totale del corpo viene eseguita in appena 4 secondi, con radiazioni praticamente minime!

Ecco come gli esperti raccontano tale ritrovato tecnologico utilissimo alla salute di tanti pazienti:

Quando è stata introdotta la prima Tac a 16 strati, il paziente che si sottoponeva ad un esame subiva 22 secondi continui di radiazioni pari a 40mSv, un dato che ai non addetti ai lavori dice poco, ma se lo confrontiamo con la Tac a 128 strati, quella attualmente più diffusa in Italia, ci rendiamo immediatamente conto della differenza: impiega 4-5 secondi e la quantità di raggi passa da 40 mSv a 7/8 mSv. Già così ci sembrava un progresso immenso. Oggi è arrivata la Tac a 384 strati che di secondi ne impiega 0,15 con una quantità di radiazioni pari a 0,5/0,7 mSv. Il tutto con immagini ad alta definizione che non devono essere rielaborate al computer per essere studiate. Attualmente si sente spesso parlare di Tac a basso dosaggio. Ma perché ciò avvenga è necessario che le immagini siano catturate a bassa definizione. Successivamente vengono elaborate al computer. Al contrario, con questa nuova Tac si riescono ad avere immagini ad altissima definizione utilizzando un bassissimo dosaggio di radiazioni. A tutto vantaggio della correttezza della diagnosi. Adesso i medici sanno che possono prescrivere la Tac senza il timore di sottoporre il paziente a dosi eccessive di radiazioni. E non penso solo ai pazienti oncologici che eseguono questo esame con periodicità, ma anche a tutti quei casi in cui c’è bisogno di un occhio più dettagliato di quello che una radiografia potrebbe offrire. Al di là di quanto già detto per cuore e polmone, in tutte le altre applicazioni il dosaggio di radiazioni è della metà rispetto alle precedenti Tac. E un altro aspetto fondamentale è che permette una drastica riduzione del mezzo di contrasto, a tutto vantaggio di quei pazienti che hanno problemi di insufficienza renale con esigenze cliniche di fare TAC con mezzo di contrasto.

Insomma: un altro, meraviglioso, splendido esempio di tecnologia davvero utile all’uomo. E’ questo il progresso scientifico che ci piace: quello che aiuta l’uomo e rende il suo futuro davvero migliore!

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