L’inquinamento attenta fortemente alla virilità degli uomini del futuro: a questa conclusione sono giunti gli scienziati che hanno affermato che, proprio a causa degli agenti inquinanti e del peso elevato, l’uomo del futuro avrà il pene più piccolo…
Non solo per l’inquinamento ma anche per l’obesità, quindi, il futuro dell’uomo sarà “sessualmente preoccpuante”: l’allarme è stato lanciato confrontando i dati del secolo appena trascorso, che ha visto diminuire di oltre 1 centimetro la dimensione dell’organo maschile.
Senza entrare troppo nello specifico, dalle “misurazioni” effettuate, risulta che la dimensione, a riposo, dell’organo riproduttore, sia stata, nella maggior parte dei casi, di 6 centimetri. Se si considera che un secolo fa era di 9,7 centimetri, la cosa comincia seriamente a preoccupare!
A chi imputare la colpa di ciò? La colpa è delle diossine, dei pesticidi, dei metalli pesanti, che riducono l’attività ormonale. Inoltre, i giovani moderni sono molto più alti dei loro coetanei dello scorso secolo: questo influisce sulla conformazione dell’apparato riproduttore.
Insomma: non bastavano le già preoccupanti notizie che, sempre più spesso, mettono un’ipoteca sul futuro del genere umano. Se mettiamo in forse anche la sfera sessuale e riproduttiva, vuol dire che siamo, veramente, ad un passo dal baratro!