"A peggiorire andiamo"

A peggiorire andiamo

“A peggiorire andiamo”: ora che più che mai, l’involontario tormentone che gira sul Web si riempie di significato (e di triste ironia!)

“A peggiorire andiamo”: e come poter dare torto a questa frase…

Da anni, circola in rete quell’intervista fatta ad una donna, durante il Festino di Santa Rosalia, a Palermo, che alla domanda sul come immaginasse il futuro risponde “più che si va a peggiorire andiamo!”

A ben giudicare, quel tormentone ritorna con tutta la sua paradossale forza ed ironia e si riempie di significato: si, andiamo veramente “a peggiorire”, navigando a vista verso l’ignoto dell’incertezza, con l’eterna paura del contagio nonostante tre dosi di vaccino, che sicuramente evitano di andare a finire al Creatore, ma, purtroppo, non riescono ad evitare il contagio, con conseguenze che neanche possiamo immaginare.

Fateci caso: la nostra vita, ormai, è costantemente vissuta sul filo di una gigantesca paura, che non ti permette di capire cosa accadrà, se accadrà, quando accadrà, e ti lascia a vivere così, per inerzia, aspettando, attendendo che qualcosa cambi, aspettando di capire cosa succederà, se mai accadrà.

Giusto qualche pomeriggio fa mi sono recato in farmacia, qui vicino, notando centinaia di persone accalcate, probabilmente in preda alla paura, in attesa di un tampone. Paradossale pensare che gli assembramenti sono pericolosi ma si creano ugualmente a causa dell’eterna attesa del proprio turno, come moderni condannati al patibolo, aspettando quella sentenza sulla tua vita: positivo oppure no.

Non calcoliamo, poi, il peso psicologico e ansioso del sentirsi addosso qualcosa, del prendersi anche un semplice raffreddore: non sai se sei caduto anche tu, se anche tu non sei riuscito a salvarti, nonostante decine di precauzioni prese, le mani bruciate da tutti i disinfettanti, la gola arsa dal tenere, tutto il giorno, una mascherina. E scatta immediatamente la corsa al tampone, e corri da tutte le parti, l’ansia sale, sei nervoso, pensi a chi ti sta intorno, pensi che non sai che fine farai, e il tuo cervello corre, all’impazzata, e i pensieri schizzano verso l’alto ed esplodono da tutte le parti del tuo corpo, come il cuore a mille, l’ansia che si trasforma in paura ed è ad un passo dal trasformarsi in panico, ma devi cercare di stare calmo, di guardare le cose con freddezza, mentre continui a ricevere un assurdo e triste bollettino di guerra, sui Social, su WhatsApp, con gli amici che, progressivamente, cadono ad uno ad uno sotto il peso delle varianti, e si ritrovano positivi spesse volte senza nemmeno rendersene conto, totalmente asintomatici e consapevoli di esserlo per puro caso, per un tampone di routine che restituisce un risultato che nessuno si aspettava.

E si, cara Signora, ha proprio ragione: “più che si va, a peggiorire andiamo”, e non sappiamo cosa ne sarà di noi, delle persone a cui vogliamo bene, che devono comunque recarsi sul posto di lavoro in un terribile “terno al lotto”, che non sai come finirà, che non sai quanto durerà, che non sai se riuscirai a resistere.

E questa vita, intanto, prosegue giorno dopo giorno, ma la luce in fondo al tunnel sembra essere, ancora, troppo lontana dall’essere raggiunta…

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