Accettare chi sai che non cambia o non vuole farlo… E’ una scelta difficile, magari stramba, ma necessaria per se stessi prima che per gli altri!
Accettare chi sai che non cambia o non vuole farlo… C’è ben poco da fare con certa gente, che non cambia o non vuole cambiare: sapendolo, possiamo solo decidere di accettare costoro, sapendo che sono fatti così, oppure, più banalmente, possiamo decidere volontariamente di non aver niente a che fare con queste persone, ma in questo modo si vive male, si vive evitando le persone, decidendo chi non trattare, le persone a cui non parlare, e non è certo ne un vivere sereno ne un vivere dignitoso, perché è quasi – anzi, senza il quasi – un modo totalmente artefatto di approcciarsi ai rapporti umani!
In fondo, non è possibile vivere costantemente ricordando che “quella persona non va trattata per questo motivo”, “con quell’altra dobbiamo evitare di avere rapporti per quell’altro motivo”… Decisamente molto poco piacevole e per niente facile, oltre, logicamente, ad essere logorante per il vivere quotidiano: piuttosto, forse è più facile approcciarsi agli altri essendo coscienti dei limiti altrui, delle altrui personalità, dell’altrui modo di essere, che di certo non possiamo e non dobbiamo cambiare, e per tale motivo, quindi, dobbiamo accettare!
Sia chiaro: non sto dicendo che dobbiamo accettare anche di essere trattati male solamente perché “una persona è fatta così”, ma, al contrario, sto dicendo che, pur con i limiti dell’educazione e del rispetto, dobbiamo renderci conto del fatto che le persone sono fatte in una determinata maniera, che noi non possiamo cambiare, non possiamo modificare, e, ad un certo punto, partendo da questa consapevolezza, dobbiamo accettarle per quelle che sono, con i loro pregi e con i loro difetti.
Non dobbiamo farlo per fare un favore a loro. No: dobbiamo farlo per vivere felici noi!