Amami per ciò che sono

Amami per ciò che sono

Amami per ciò che sono: amami per il mio amore, e non cercare dettagli per distruggere, ma trova sempre il modo di unire, di salvare, di ricucire!

Amami per ciò che sono: amami per i miei sentimenti. Amami perché sono io.

Sarebbe bello se esistesse una vita in cui due persone si amano e si accettano per quello che sono.

Da tanto tempo, ormai, sento quella maledetta sensazione di una morsa alla bocca dello stomaco: è la tipica sensazione dei muscoli tirati, dei nervi che attanagliano la bocca dello stomaco e ti fanno del male, e ti distruggono pensando che tutto ciò che senti è frutto di dolore, è frutto di scelte così avventate, così stupide, così immotivate… Mi piacerebbe tantissimo se due persone fossero in grado di scegliersi, ma di scegliersi per sempre: vorrei non sentire più questa maledetta sensazione, vorrei non preoccuparmi più che la persona accanto a me possa andarsene via da un momento all’altro per delle stupidate!

Si, delle stupidate: cose che, normalmente, nella coppia si discutono e si va avanti felici e ben più forti di prima, vengono trasformate in tragedie che ci scaraventano addosso colpe che nemmeno hai, “reo” di non aver saputo nella mente la persona che non parla, “reo” di essere “diverso”, e per questo da scartare. Ma diverso da chi? Diverso da cosa? Rispetto a quale parametro? E’ veramente molto difficile farsi scendere l’idea che basta solamente PARLARSI per superare gran parte dei problemi, e questa cosa non avviene, non avviene completamente e si preferisce perdere una persona, perdere il suo carico di certezze, sentimenti, amore, piuttosto che sedersi e parlare. Tutto ciò è figlio di un autocondizionamento? E’ figlio di un condizionamento esterno? E’ figlio di una sorta di “estremismo di pensiero” personale? Non lo so, non lo capisco, ma so soltanto che mi fa male, mi fa molto male. E mi fa male perché è brutto provare cose immense, vere e preziose, ed essere meno di niente.

L’indifferenza distrugge sottilmente, pezzo dopo pezzo. E credetemi, fa un male che non riesco nemmeno a descrivere…

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