Appigli per crederci ancora, mentre tutto intorno va in frantumi, e tu resti, silenziosamente, a cercare di trovare una soluzione anche laddove non c’è…
Appigli per crederci ancora, per cercare di non arrenderti, per cercare di credere che le cose possano anche andare meglio di così, diversamente rispetto ad adesso, e nonostante sai che nutri veramente poche speranze, cerchi ancora di crederci, cerchi ancora di darti forza, cerchi ancora di ripeterti che le cose possono andare diversamente, che le cose possono migliorare!
Certo, l’ansia si fa sentire, i pensieri rimbombano nella mente, la paura ti assale e ti ripeti che devi mantenere la calma a tutti i costi, e mentre cerchi di ripetertelo ancora, trovi soluzioni pratiche, idee, speranze, sensazioni, che ti bombardano dentro e rimbombano da una parte all’altra della tua mente e del tuo corpo!
Cerchi di stare calmo, cerchi di ripeterti che, in fondo, “non può andare peggio di così”, e forse è anche vero, eppure qualcosa rimane dentro, qualcosa rimane e non riesci proprio a far finta che non esista: allora la tua mente comincia a correre, a correre, a correre, a cercare soluzioni, a cercare idee, a cercare attimi, a cercare situazioni logiche, che regolarmente non trova, mentre altri giorni si sommano ai giorni e tutto va diventando sempre più difficile, maledettamente difficile e complicato, e non riesci a fare finta di niente, e non riesci a fregartene, perché sai che hai il preciso compito di cambiare le cose, pur sapendo che non ci riesci…
Restano poche speranze che si accumulano l’una all’altra, si ammonticchiano ma rimangono li, quasi ad aspettare di maturare… Che poi, a dirla tutta, forse non maturano mai del tutto, ma lasciano solo spazio a brutte, bruttissime illusioni di cambiamento… Il dolore rimane in sottofondo, e tu resti li, a guardare questi giorni che, anonimamente, se ne vanno…