Che terribile sensazione è la delusione...

Che terribile sensazione è la delusione

Che terribile sensazione è la delusione… Che brutto ritrovarsi a sentire addosso quelle terribili sensazioni di pura e totale distruzione…

Che terribile sensazione è la delusione… Che brutta, indescrivibile sensazione…

Mi riprometto sempre di non provare mai più quella sensazione, e regolarmente mi ritrovo, ancora, a sentirla, sempre la stessa. Che brutta cosa è sentire l’onda della delusione, quel brutto muri che ti si scaraventa addosso tutto insieme, nonostante tu abbia cercato di scansarlo in ogni modo possibile, ma è stato tutto stupidamente inutile. È stato tutto completamente, assolutamente inutile. Ti ritrovi dentro ad un tempo distrutto, dentro a giornate vuote e fatte di quei silenzi che ti distruggono, e ti senti insoddisfatto ed infelice, vuoto e ferito, svuotato dei tuoi migliori intendimenti. Non resta davvero più niente, zero. Resta solo questo triste, tristissimo, brutto, vomitevole dolore misto alla rabbia che non va affatto via, mentre ripensi per l’ennesima volta che, forse, avresti dovuto dare retta al tuo istinto, avresti dovuto sentire maggiormente te stesso, avresti dovuto crederci di più, e invece ti ritrovi con un pugno di mosche tra le mani, come se niente servisse a niente tranne che ad accoltellarti ancora, ancora ed ancora.

Non ti rimane nulla, niente. Ti resta soltanto dolore e rabbia, ma cosa puoi fartene in fondo? Cosa ti rimane in fondo? Cosa puoi realmente e davvero fare se non restare fermo, immobile, sconfitto, a non sapere più che fare quando hai perso, davvero, le parole di fronte a tutto questo? Alla fine, che cosa ti rimane se non la voglia di distruggere tutto, di andare via e lasciarti il mondo alle spalle, ripartire, ricominciare da zero mentre il peso di ogni sbaglio, di ogni scelta tu piove addosso come la peggiore valanga, ti travolge come la più grande ed immensa delle slavine, mentre tutto diventa inutile, mentre tu stesso diventi completamente inutile a te stesso e non puoi fare altro che restare, ancora una volta, inutilmente, stupidamente a guardare con tutte le parole che hai perso.

E no, non rimane davvero più niente. Rimane solo il senso di uno stupido silenzio, e di un vuoto che ti distrugge lentamente, ma ti fa a pezzi. A mille pezzi impossibili da tornare a mettere insieme…

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