Chi giustifica la sua cattiveria è anche peggio di chi sta in silenzio!

Chi giustifica la sua cattiveria è anche peggio di chi sta in silenzio!

Chi giustifica la sua cattiveria è anche peggio di chi sta in silenzio! Nessuna giustificazione permette alle persone cattive di “auto assolversi”. Nessuna!

Chi giustifica la sua cattiveria è anche peggio di chi sta in silenzio! Nessuna giustificazione può permettere a questa gente di “auto assolversi”!

Le persone, spesso, riescono nell’ardua impresa di peggiorare la propria morale: c’è gente che ti fa del male e, anziché osservare un religioso silenzio, si vanta dei propri gesti giustificandosi ed “auto assolvendosi”. Al netto di quanto, tutto questo, sia moralmente esecrabile, credo che costoro non si sono ancora resi conto che, prima o poi, sarà la vita a rendere loro il conto, e vi assicuro che per quante scuse essi possano inventare, per quante giustificazioni cercheranno di trovare, per quanto essi tenteranno di auto giustificarsi per ripulirsi la morale, giungerà un preciso istante in cui le scuse non serviranno, e non ci sarà proprio nulla da poter fare!

Tutto questo mi mette addosso una grande rabbia: trovo inaccettabile ripulirsi la coscienza in questo modo così becero e barbaro, specialmente sapendo di aver sbagliato e non avendo neppure il coraggio di ammetterlo! Lo trovo doppiamente fastidioso e doppiamente esecrabile, soprattutto perché questa gente dimostra tutta la loro superficialità e totale mancanza di empatia! Sono persone che non provano alcun tipo di rimorso, alcun tipo di rimpianto o di dolore: è gente che ti ammazza, ti pianta un coltello in mezzo alle spalle e poi ti supera a piè pari andandosene via: è gente che non sa usare il cuore, ma, principalmente, che non ha il coraggio neppure di chiedere scusa. E già questo dovrebbe dirla molto lunga su quanto questa gente sia in grado di mettere in atto dinamiche davvero sadiche, davvero in grado di fare del male al malcapitato di turno! Sarà che, forse, sono io ad essere sbagliato, non lo so… Eppure, io non riuscirei mai a giustificare il male che ho fatto ad un’altra persona, ma, al contrario, me ne renderei conto e, quantomeno, eviterei di peggiorare la situazione chiudendomi in un più onorevole silenzio.

Ma sbagliare, fare del male e arrivare anche a giustificare il male fatto assolvendosi da soli, no. Non lo accetto. E sarà la vita, presto o tardi, a ristabilire gli equilibri. E allora rideremo. Eccome.

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