Così stupidamente no. Non lo accetto. Uccidere un sentimento in maniera così stupida e senza nessun senso non lo posso minimamente accettare!
Così stupidamente no. Non lo accetto. Non posso accettare un simile sacrilegio.
Posso accettare tutto, davvero: posso accettare che una persona sbagli e si prenda delle conseguenze, posso accettare che una persona venga tolta dalla vita di un’altra se la tratta male, se la denigra, se, addirittura, diventa violenta. Ma un amore bellissimo frantumato così stupidamente, e senza che se ne sappia il motivo, è ancora peggio e ancora di più inaccettabile. Non ci sono altre vie d’uscita.
Mi incazzo per questo motivo: mi incazzo perché non può avere un senso. Non ha un senso non guardarsi negli occhi. Non può avere un senso amarsi ancora, amarsi sinceramente, amarsi e stare male per la lontananza, e forzare un comportamento in cui, forse, neppure si crede davvero. Perché si: io non credo ad una sola parola di tutto questo dolore. Sarà che conosco i cuori, sarà che conosco tante dinamiche, sarà che conosco le persone, ma nella vita ho imparato a credere solo alle cose che vedo, solo alle cose che mi vengono dette IN FACCIA, guardandosi negli occhi, come si comanda in situazioni così delicate ed importanti per il proseguimento della vita di ognuno. Ma poi, dico io: come si può basare un’azione così importante come quella dell’abbandono se non c’è COMUNICAZIONE? Come pretendi – in generale nella vita – che esista una crescita, un cambiamento, se anziché affrontare i discorsi tenti di risolvere il tutto scappando, andandotene via, abbandonando? Non è affatto questo il modo!
E ancora peggio mi incazzo se penso al fatto che, a conti fatti, non esistano ragioni talmente estreme da giustificare un comportamento così, davvero, esagerato: chi tiene davvero ad una persona, chi davvero tiene alla crescita, alla maturità, affronta sempre i discorsi e li chiama con nome e cognome, guardando il suo interlocutore in faccia, in viso, NEGLI OCCHI, e parlando apertamente e a cuore aperto. Far male e farsi male così non ha nessun senso: farsi attanagliare da una paura insensata e senza significato, che, spesse volte, ti porta – addirittura – a compiere azioni e gesti spropositati in maniera troppo precipitosa, non danneggia solamente il tuo interlocutore. No. Danneggia anche te stesso/a, e lo fa attraverso il dolore che provi e che senti su comportamenti forzati.
Massimo rispetto per la paura che una persona ha. Talvolta, pare che sia l’unica cosa sensata da fare… Ma ad un certo momento, dovresti anche renderti conto del fatto che un simile comportamento si addice solo a cose davvero GRAVI, non a bazzecole che, normalmente, le persone superano parlando, con un sorriso ed un abbraccio! Mi dispiace ma io la penso e la vedo così. Chi ama trova soluzioni anche nei momenti estremi. Figurarsi se va ad uccidere un amore bellissimo per delle vere cretinate che, ancora adesso, mi chiedo cosa abbiano di tanto “grave” da giustificare il comportarsi così. Mi importa, si. Mi importa perché non accetto le ingiustizie, ma, ancora peggio, non accetto LA SCELLERATEZZA del rinunciare a qualcosa di veramente serio. E la mia morale mi IMPONE di farmi queste domande, di chiedermi il perché di questo comportamento, ma, soprattutto, mi impone di far riflettere. Io, dal mio canto, ho il dovere di farlo. Sta ai nostri interlocutori comprendere i propri errori – per quanto in buona fede, dettati da paura o “fretta” – e comprendere che certe persone dal cuore davvero grande, dall’anima davvero grande, ma, soprattutto, dall’amore immenso, non capitano due volte nella vita. E se nemmeno ci si pone il dubbio di aver sbagliato, si è già in errore a prescindere. Ma si compie, soprattutto, il più grande errore possibile: quello di non mettersi nemmeno in discussione. E perdere chi ci ama davvero. E vuole farlo per sempre.
Nonostante tutto, nonostante tutti. Nonostante la nostra scelleratezza.