Credo di non aver mai smesso di amarti, e me ne accorgo adesso, dopo tanti anni, ora che ti rivedo e ripenso a tutto quel tempo che è passato…
Credo di non aver mai smesso di amarti, e me ne rendo conto adesso, adesso che ci rincontriamo, forse per caso, forse per un nostro preciso volere, ma, soprattutto, ora che queste parole non servono più, ma che voglio ugualmente esprimerti nonostante esse non abbiano alcun valore, probabilmente. Per me, però, di valore ne hanno tantissimo, ed è proprio per questo che ti voglio raccontare di quel che ho sempre sentito e sento per te, anche a distanza di tanti anni e di tutto quel tempo che è passato.
E’ stato curioso come, ormai cinque anni fa, abbiamo deciso di rincontrarci, o, forse, di viverci più approfonditamente: nonostante ci conoscessimo (non direttamente) da tantissimo tempo, come ben sai uscivo da un periodo sentimentalmente difficile e distruttivo, senza esclusione di colpi, in cui la sofferenza non è mai mancata, e, sebbene il nostro rapporto, la nostra conoscenza, sia iniziata in modo decisamente particolare, come accade a tantissima altra gente – d’altro canto – sapevo che non era solo qualcosa di fisico ad unirmi a te, ma c’era qualcosa di più reale, di più profondo, di più sincero, di più onesto.
Parlavo con te, ed il mio tempo era lieto, sereno: so che anche tu, a poco a poco, ti stavi affezionando a me, ma credo che forse non ero ancora del tutto pronto a rituffarmi nei sentimenti, e vedevo quanto tu ci restavi male. Sei andata via tante volte e tante volte sei tornata, come adesso, autonomamente, forse perché chi tiene a te può anche andare via, ma torna sempre: più il tempo passava e più mi rendevo conto che era bella la tua compagnia, mi completava, mi rendeva sereno, lieto, felice, perché sentivo che la pensavamo allo stesso modo, potevamo scherzare, ed io ero libero di essere davvero me stesso, e tu eri così felice di ascoltarmi… Ricordo che un giorno mi confidasti quanto bello fosse ascoltarmi, e che la mia voce ti rilassava. Mi dispiace che, purtroppo, non mi sia rimasto nulla di te, perché anche i ricordi più lontani trascritti in un telefono sono andati via, cancellati non ho mai capito neppure come, visto che ancora adesso, per me, resta un mistero il motivo per cui quei ricordi siano andati via per sempre…
Mi ricordo delle tante cose che mi raccontavi, delle parole che avevi per me, del tempo trascorso insieme, e delle tue parole: di tempo ne è passato tanto, ma quei sentimenti che, credo, erano ancora sul nascere, intanto sono cresciuti, e mi rendo conto di non averti mai dimenticata. E te lo dico sapendo che, adesso, non serve più, ma tenersi tutto dentro e lasciare che il tempo faccia morire queste sensazioni, no, è molto peggio, è inaccettabile sotto ogni aspetto possibile. So che, ormai, credo nulla abbia più senso, perché nella tua vita c’è qualcun altr*, però non volevo lasciar perdere tutto quello che sentivo e che sento, e che forse sentirò, pur con la totale consapevolezza che non servirà mai, e che potrò riporre nei ricordi, accanto a me, per vivere insieme il tempo che ho davanti, così come ho fatto tante altre volte, mille altre volte, ma oggi, quegli stessi sentimenti assumono una valenza totalmente diversa, oggi che ho tutto quel che mi serve, tutto quel che ci serve, oggi che non manca più nulla, oggi che tutto poteva diventare diverso, oggi che tutto, forse, è diverso.
Più parlavo con te e più ero felice di sentirti, e più speravo arrivasse presto quel giorno in cui avremmo potuto vederci, incontrarci, parlare: c’è una cosa che non ti ho mai detto, e che tu non sai perché la vita non ci ha più permesso di poter parlare. Ricordi quel giorno in cui mi dicesti che un’altra persona stava mettendo piede nella tua vita? Per un curioso scherzo del destino, io, quel giorno, avevo proprio intenzione di dirti che avevo preparato tutto per noi, sarebbe stato tutto perfetto, tutto magico e spettacolare. E da li, le cose sono andate per come la storia ha voluto. Chissà, forse se fossi arrivato un po’ prima, qualche tempo prima, tutto poteva prendere una forma diversa, poteva avere un diverso significato, una diversa strada anche per noi: però voglio pensare che, ancora adesso, io possa darti molto di più di un amore, e basta. In fondo, è tutta questione di quel che vuoi davvero: accontentarti o vivere veri sentimenti e vere gioie che completino la tua esperienza umana? Non lo so, e sono quasi certo del fatto che non lo saprò mai, ma continuo a non spiegarmi, ancora adesso, perché tu sia tornata, così, d’improvviso, se hai la certezza e la consapevolezza del fatto che per te sarò sempre un nulla.
Un giorno mi dicesti di non accettare qualsiasi amore, e che mi sarei innamorato quando avrei iniziato ad essere più esigente: peccato che non mi hai mai dato modo di spiegarti quel che io provavo e provo per te, mentre questo tempo, poi, ha fatto il suo. Non è solo una questione di pelle, non è solo una questione di fisico: è anche una questione di cuore, soprattutto di quello, ed io preferisco rendermene conto ed accettare a me stesso che, nonostante io resterò un frammento invisibile nella tua vita, so di avere sentimenti veri, che metto in gioco, che metto in discussione. Mi dispiace soltanto che adesso che tutto è diverso, forse migliore per noi, il tuo tempo abbia altro da offrirti. E ancora una volta sei tornata, ed io sono ancora qui, adesso, a tentare di capirne il perché. Ma sono certo che, forse, non lo saprò mai, e tanto vale, allora, lasciare perdere. O forse vale la pena di ripensarci ancora un po’?
Adesso che ritorni, però, sappi che non ho mai smesso un solo istante di provare qualcosa per te. Per quanto inutile sia, che importa? L’amore è sempre amore!