Hai strappato le mie ali

Hai strappato le mie ali

Hai strappato le mie ali, e con esse mi hai donato un dolore immenso, un dolore che non meritavo, un dolore che non ci rende, affatto, giustizia…

Hai strappato le mie ali, e mi hai donato un dolore senza fine…

Avevo vita e cuore pieni di sentimenti e di speranze, pieni di gioia e di amore verso un futuro fatto di tutto quello che ho sempre sognato, e credevo che fossi tu a potermi dare la concretizzazione di quel sogno, di quel sogno in cui credevo, di quel sogno in cui credevamo, di quel sogno che ci faceva passare il tempo immaginando, raccontando, sperando. Ma le mie ali, tu, le hai strappate. Le hai fatte a mille pezzi. Le hai tirate via con la forza, stracciando i legamenti, stracciando la carne, spezzando i sentimenti, spaccando tutti quei sogni che sono rimasti a metà, esangui a guardare il dolore che li circonda, bloccati in una smorfia di dolore che ha spezzato quel sogno e quella magia.

Perché tanta cattiveria, davvero, ancora non l’ho capito ne riesco a comprendere perché distruggere tutto in maniera così insensata: l’amore grande che vive in una persona porta quella stessa persona a provare il più grande e distruttivo dei dolori quando viene ucciso così, violentato dal silenzio, dall’abbandono che, a distanza di mesi, di settimane, assume sempre più la certezza e la consapevolezza di non avere nessun senso. Abbandoni chi ti fa del male. Abbandoni chi non ti ama. Abbandoni chi peggiora la tua vita. Non abbandoni chi vive per te, chi del suo cuore ha cercato di fare l’unione del tuo, chi vive immerso nel ricordo di quel sentimento che adesso piange la più grande ed inutile delle pene. No, mi dispiace ma no. Non puoi abbandonare chi ha cercato di essere tutto quello di cui avevi bisogno, tutto ciò che hai sempre desiderato. Non puoi abbandonare e andare via lasciando chi ti ha dato la sua vita nel più triste dolore che esista.

Mi resta solo una domanda, che la mia mente ripete ogni santo giorno: PERCHE? Nulla ha avuto un senso. Non è accaduto nulla di talmente grave ed insormontabile da meritare questa fine ingloriosa che hai deciso tu. Ma a conti fatti, credo che nessun amore meriti questo dolore. Nessun amore vero, nessun vero sentimento merita di soffrire come sto soffrendo io da ormai troppo tempo: la sofferenza è il segno inequivocabile di quanto fossero veri quei sentimenti che tu hai strappato via insieme alle mie ali, insieme al dolore di mille pugnali che hanno trafitto la mia pelle. Ed io, che continuavo ad urlare il tuo nome, ti vedevo solamente andare via di spalle. Con la consapevolezza di avermi ridotto così, e le mie ali, ormai, ammazzate senza pietà. Come questo amore, che non meritava di essere ferito così. Non lo meritava, no. Non lo meritavamo noi, non lo meritavano le nostre promesse, non lo meritavano tutte quelle parole che continuavi a ripetermi, quando mi dicevi che ero, per te, la più importante storia che fosse nel tuo cuore, che mai nessuno era riuscito a farti provare emozioni così vere, belle, intense.
E allora guardami e dimmi: perché hai ucciso ciò che ti faceva stare bene? Ma soprattutto, perché ti ostini a non rendertene conto?

E’ la sola risposta che, adesso, vorrei maledettamente sentirmi dare…

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