Chi non c’è più lascia un profondo buco nel petto, una gigantesca ferita che il tempo non riesce mai a sanare del tutto…
Oggi ho avuto modo, con un caro amico, di ricordare chi non c’è più nelle nostre vite: ci siamo persi nei ricordi di qualche anno fa ed è stato intimamente commovente ricordarci di quel giorno, di quello che è stato, di chi c’era e di chi non c’è più. Sopratutto di chi, adesso, lascia dei vuoti nelle nostre vite, grossi come se ci avessero bucato l’anima da parte a parte…
E’ maledettamente difficile il peso e la sofferenza di chi ci manca nelle nostre vite, ma, sopratutto, è maledettamente triste pensare che non rimane altro se non spogli ricordi che si perdono, adesso, nelle nostre lacrime…
…Fa molto male tutto questo… Fa male per l’incredibile serie di coincidenze successive che ci legano a ricordi simili, e a sofferenze quantomai uguali, in qualche maniera, in un intreccio incredibile di fatti e di persone che non ci sono più. I fatti, gli eventi, tutto quanto c’è stato dopo hanno il sapore di una sofferenza così amara e così dolente, che, in un certo qual modo, quel poco che ci rimane sembra avere la sensazione di una fotocopia ingiallita: riguardo la foto mentre suonavo quella canzone, e mi ricordo che il bracciale che porto sempre con me era nuovissimo. Addirittura, mi spingerei a dire che lo indossai per la prima volta proprio quel giorno, sette anni fa…
…Se lo osservo adesso è quasi distrutto, sfaldato, e tra qualche giorno, o forse qualche settimana, o forse qualche mese, si distruggerà del tutto e ne resteranno soltanto decine di pezzi sparsi: una triste e dolorosissima metafora di situazioni che, incredibilmente, ci legano in maniera indissolubile a doppio filo.
Mi sono sentito estremamente onorato ed investito di una grande responsabilità nel sapere che quel mio amico, oggi, ha voluto condividere con me uno sfogo, un ricordo comune che, per cause contingenti ed incredibilmente simili, fa male ad entrambi.
Mi riecheggia nella mente questa canzone, ed io che la suonavo. Che ne sapevo che, adesso, ci avrebbe fatto soffrire così tanto… Purtroppo, quel piano, ormai, non suona più…