Il dolore interiore è invisibile ma è reale!

Il dolore interiore è invisibile ma è reale

Il dolore interiore è invisibile ma è reale: non serve far finta che non esista, o cercare di inventare scuse. Fa male, esiste, c’è davvero!

Il dolore interiore è invisibile ma è reale, e chi cerca di dimostrare il contrario sbaglia consapevolmente!

È difficile parlare di qualcosa che non esiste fisicamente, ma che fa ugualmente sentire i suoi effetti in maniera anche molto pesante: quando si parla del “dolore interiore”, della sofferenza personale, di quel senso di “vuoto dentro” che non riesci a descrivere con le parole, ma che senti pienamente su di te, ti sembra sempre di parlare di qualcosa di indefinito, quasi come se fosse esclusivo frutto della tua mente… Eppure, sarebbe un grave errore considerare il dolore interiore come qualcosa di invisibile, e quindi di inesistente: il dolore esiste, anche se non lo vedi fisicamente, anche se non ha manifestazioni reali e visibili!

Chi prova il dolore, infatti, sa bene che quel dolore esiste davvero: la sofferenza personale, la sofferenza interiore, il disagio psicologico in genere, non può essere spiegato prendendo in causa fantomatiche manifestazioni fisiche del problema in essere! L’ansia, il vuoto interiore, non lasciano lividi sulla pelle, ma lasciano squarci invisibili eppure estremamente presenti… Se è vero che si stanno facendo grandi passi avanti per normalizzare questo tipo di sofferenza, c’è ancora tanta stupida gente che pensa che la sofferenza personale, il disagio psicologico, l’ansia, i pensieri distruttivi, le ossessioni, il panico, siano tutte manifestazioni tipiche di persone deboli o, al contrario, che hanno ben poca voglia di impegnarsi seriamente, e che per questo motivo inventano scuse sopra altre scuse…

Eppure, tante persone soffrono in maniera invisibile: tu non lo vedi, perché se le guardi ti sembrano persone assolutamente normali, che vivono la vita giorno dopo giorno nel lento incidere delle proprie vicissitudini… Ma se scaviamo più a fondo, se parliamo con queste persone, scopriamo storie incredibili, fatte di sofferenza, fatte di abusi, di bullismo, di cattiveria, di cuori spezzati, di delusioni…

Insomma: dovremmo tutti fare lo sforzo di guardare non soltanto con gli occhi, ma anche con il cervello, perché fermarsi alle apparenze è soltanto la scusa di chi preferisce non capire. E di questa gente, si può serenamente fare a meno!

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