Il maledetto egocentrismo della gente

Il maledetto egocentrismo della gente

Il maledetto egocentrismo della gente, che mette se stessa di fronte a tutto e tutti, pur consapevolmente sapendo di farti del male…

Il maledetto egocentrismo della gente: non esistono scrupoli per queste persone…

Riflettevo sul fatto che ciò che diceva, qualche sera fa, la mia amica Patrizia, corrisponde al vero: l’egocentrismo di certa gente, che sa di far male e te lo fa appositamente, pur conoscendo le tue ferite ed i tuoi traumi, è una cosa che ti distrugge… Sai che qualcosa mi fa male, sai che un comportamento può ferirmi, conosci a menadito le mie ferite… Eppure, metti davanti te stesso/a e non te ne frega niente se sai che mi farai del male senza soluzione e senza appello…

Ho subito l’abbandono diverse volte nella vita: dopo un attento lavoro su me stesso, e grazie ad amici che mi hanno seguito, grazie ai miei studi, ho capito che, nella quasi totalità dei casi (togliete pure il “quasi”) mi sono scansato il proverbiale “fosso”. Una costante, però, c’è stata: analizzando le cose a posteriori, con il proverbiale “senno di poi”, non c’erano colpe così gravi da non essere superabili… Quasi sempre, erano cose che si potevano serenamente superare con il dialogo, e se anche io avevo messo me stesso davanti per tutelarmi, per tutelare la mia salute, per tutelare i miei bisogni, non avevo, poi, colpe così enormi e gigantesche da non essere superabili.

Vedete, per come sono fatto io, se m’impegno ad iniziare un rapporto sentimentale con qualcuno, non lo distruggo. Punto. Devono accadere cose VERAMENTE gravissime, tipo un tradimento, tipo, boh, che ne so, ma tutto il resto, per me, è sempre superabile, attraverso il dialogo e la comprensione. A riprova del fatto che ho sempre applicato questo ragionamento, il fatto di non aver MAI lasciato nessuno, semplicemente perché “lasciare” non rientra nei miei principi, non rientra nei miei valori. NON SI LASCIA: non si distrugge l’amore, non si uccidono i sentimenti.

Ecco perché ho sperimentato più e più volte l’abbandono, perché gli altri non si rendono conto che il cuore è fragile, è di vetro sottile, e quasi si divertono a giocarci, a giocare a palla, a giocare a palleggiare con il rischio che vada in frantumi: non puoi mettere davanti te stesso/a e far prevalere l’egocentrismo anche di fronte alla salute psicofisica di una persona. Mi dispiace ma no: io all’amore non rinuncio, e se inizio un rapporto sentimentale, lo porto avanti fino alla fine, costi quello che costi. Non sono mai stato io, ne sono io ne mai sarò io a staccare la spina ad una storia, perché lo ritengo un peccato mortale che esula dai miei valori personali, che esula da quello che mi è stato insegnato. Mi dispiace, ma se è amore, amore vero, ti prendi un IMPEGNO: siamo in tanti a pensarla così! Non credo che le coppie sposate da anni non abbiano mai litigato. Eppure, a nessuno verrebbe di distruggere la coppia, di distruggere l’amore, di andarsene via. Mi dispiace, ma chi lo fa commette, per me, un vero peccato. Perché non soltanto uccide l’amore, ma fa VOLONTARIAMENTE male all’altra persona, togliendosi di responsabilità con il più miserabile del “eh, mi dispiace, ma io che ci posso fare?”

Io no, sono di un’altra pasta. Ecco perché, poi, soffro come un cane. Perché credo sempre di aver trovato persone che prendono l’impegno di PARLARE e mai di DISTRUGGERE, di DIALOGARE e mai di FUGGIRE. Ma non mi sono ancora reso conto che il mondo, e la gente, sono semplicemente cattivi.

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