Il passato ci manca, ma il presente è decisamente più dignitoso (anche in solitudine!)

Il passato ci manca, ma il presente è decisamente più dignitoso anche in solitudine

Il passato ci manca, ma il presente è decisamente più dignitoso (anche in solitudine!), per quanto strano possa sembrare. E adesso vi spiego perché.

Il passato ci manca, ma il presente è decisamente più dignitoso (anche in solitudine!), specialmente se il passato aveva un costo troppo alto da pagare…

Non ho mai fatto segreto del fatto che molte cose del mio passato mi mancano: certe serate, certi ricordi, certi volti, certi momenti, anche certa complicità e quella gioia che sentivo dentro, ma è la stessa sensazione che sentiamo tutti noi quando ricordiamo qualcuno che non c’è più, con l’aggravante del fatto che le persone ci sono ancora, ed insieme a loro è viva la loro ingratitudine e il male che ti hanno fatto. E tanto basta per convincerti a vivere il presente, anche a malincuore alle volte. Ma sempre meglio di tutto quel dolore. Spesso, dopo decisioni importanti e coraggiose, sì resta da soli: quando si decide di allontanare qualcuno, quando si decide di cambiare aria, quando si decide di dire BASTA a tutto il male che ci fanno certi comportamenti, il tempo lascia segni e cicatrici indelebili, e più il tempo passa, più ti rendi conto che certi aspetti, effettivamente, ti mancano… Ma qual era il costo da pagare per vivere quelle stesse emozioni che adesso ti mancano? Quanto di te dovevi distruggere e mortificare per vivere quelle belle esperienze, quelle serate, quei sorrisi? A quale costo vedevi quella gente che adesso non c’è più nella tua vita? Ecco perché il presente, per quanto a malincuore possa essere vissuto, è sempre più dignitoso di un passato che ci mortificava, di un passato che ci faceva soffrire: si resta anche soli, spesso è così, quando si decide di fare piazza pulita di tutto quel marcio, ma se la solitudine è il prezzo da pagare per farsi rispettare, si tratta pur sempre di una solitudine decisamente più dignitosa di una compagnia tossica! E di gente ne ho allontanata tanta sul mio cammino: qualche persona è tornata, quasi facendo finta che non sia accaduto nulla, ma ha trovato la porta chiusa, perché il perdono si riconosce a tutti, anche al tuo peggiore nemico, se davvero è pentito. Ma una volta sola però! Continuare a dare seconde possibilità a chi ci ha già fatto del male, infatti, equivale a regalare a costoro una pistola carica dopo che ci hanno già sparato mancando il bersaglio: di certo, non siamo bersaglio di nessuno. E men che meno lo è la nostra dignità personale! E allora, se restare soli e vivere un presente diverso, seppur con la nostalgia di ciò che è stato, equivale a vivere più dignitosamente la propria vita, forse è il caso di rendersi conto che è decisamente meglio così.

Nonostante, purtroppo, faccia male dover rinunciare a persone e luoghi a cui si è davvero voluto bene. Ma il rispetto non può prescindere. Mai.

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