Il peso dei silenzi, di quelle lunghe ore trascorse a cercare di non pensare, a cercare di non soffermarti su quei pensieri che ti fanno soffrire…
Il peso dei silenzi, nelle lunghe ore che si susseguono, una dopo l’altra, una via l’altra, e che sembrano non volere trascorrere mai. Senti addosso il peso del nulla, del vuoto, di quei silenzi che ti fanno tanto male e che devi cercare di ingannare per non cadere nella tentazione di pensare, ancora una volta, a tutto ciò che ti fa soffrire, ai ricordi, alle responsabilità, alla rabbia, alle frasi non dette, a quelle non capite, a quelle neppure comprese…
Eppure, devi sempre cercare di guardare intorno, devi sempre cercare di trovare qualcosa che valga la pena di portare avanti, che valga la pena di osservare, di comprendere, di capire, e se cade una lacrima, due lacrime, tante lacrime, di volta in volta, hai il preciso compito di accettare anche la sofferenza, anche il dolore, che è nell’esperienza umana, che esiste, che è concreto, e che, talvolta, si presenta con tutta la sua forza e la sua irruenza.
Diventa facile, quindi, arrendersi alla prima battuta, lasciare perdere tutto, aver voglia di buttare via tutto, sentendo addosso tutta quella rabbia, tutto quel peso del dolore, tutto quel bisogno di urlare il proprio stato d’animo a quella che gente che non capisce, che non vuole capire o che preferisce non farlo, e quando resti indifferente ad ogni altro pensiero, la sola cosa che senti dentro è il bisogno di urlare tutto quel dolore che ti esplode, tutto quello che senti dentro, tutto quello che vorresti dire e non puoi, e non riesci a dire.
A volte, insomma, hai solo bisogno di renderti conto che quel silenzio c’è, che quel vuoto c’è, e non sempre, purtroppo, è nel tuo potere poter cambiare le cose…