Il silenzio in noi stessi: forse un modo per ritrovarci, o più probabilmente un momento per riflettere e comprendere meglio tante cose…
Il silenzio in noi stessi: capita, a volte, di ritrovarci in silenzio. Restiamo lì, fermi, senza dire una parola, e probabilmente non ce ne accorgiamo nemmeno: restiamo seduti a fissare un punto vuoto, guardando il soffitto, guardando oltre la finestra, e la nostra mente sembra voler andare via ad un universo parallelo, fatto di mille pensieri che s’intrecciano nella mente, e che ci fanno volare via silenziosamente, restando seduti, immobili.
Eppure, dietro quel silenzio si celano tante riflessioni, tante idee, tante speranze, tante parole da voler dire che, paradossalmente, vivono solo in quel silenzio, fatto di tutto ciò che vorremmo esternare ma che, per un motivo o per un altro, nessuno ascolta o vuole ascoltare. Probabilmente sono pensieri che chiedono di uscire, come una sorta di energia che vuole far sentire la sua presenza, che deve sfogarsi in qualche modo, ma che rimane vuota, immobile, silenziosa, ad aspettare non si sa bene cosa, non si sa bene chi…
Forse è più un motivo per pensare, per organizzare mentalmente quel qualcosa che nemmeno tu riesci a capire e a sapere, ma che sai esistere, che senti dentro, che vorresti buttare fuori… Ma cosa importa: in fondo, rimane quel silenzio, rimane quel vuoto così strano da raccontare, così curioso da vivere e da osservare, e in un certo senso fa anche bene. Nel silenzio, infatti, spesso ritrovi te stesso, e ritrovi parole e pensieri che avevi perduto in quell’intricata e frenetica quotidianità fatta di continui pensieri in movimento, in cui non c’è affatto tempo per pensare, per fermarti a riflettere, a guardare, ad osservare…
È tempo di tornare attivi, ma quel silenzio è sempre lì, pronto ad ascoltarti quando ne avrai bisogno!