Insegnami a non avere un cuore: insegnami a fare come fai tu, che non soffri, che non hai rimpianti e non hai remore per il male che hai fatto.
Insegnami a non avere un cuore: ti prego, dimmi come si fa.
A volte penso che le cose non sono come sembrano: a volte cerco di giustificare chi mi ha fatto del male, pensando che abbia solamente paura, pensando che abbia strani motivi per comportarsi in maniera spropositata, esagerata e spietata. Certo è che diventa difficile trovare motivazioni valide al comportamento di chi ti ferisce a viso aperto: diventa impossibile, talvolta, cercare di giustificare chi, soltanto poche settimane prima, ti giurava amore eterno, ricordando quanto tu fossi stato “tutto” per lei (o lui) per poi sparire, silenziosamente, proprio poche settimane dopo, in barba alle promesse di dirci sempre tutto, di parlare, di comunicare.
Come si può giustificare l’egocentrismo e l’egoismo di chi ti riduce in questo stato? Come giustificare il comportamento di chi riesce, serenamente, a lasciarsi alle spalle una persona che ha frantumato nel dolore, senza nemmeno rendersi conto di ciò che ha fatto, o, ancora peggio, rendendosene conto e facendo le proverbiali “spallucce”? Ecco perché, ti prego: insegnami a non avere un cuore. Insegnami ad essere come te, che non soffri e riempi la vita di superficiali azioni riempitive del vuoto: chissà cosa si prova a mettere in atto quel sadismo senza nessuna remora, quel mostrarsi forti, indistruttibili, invincibili.
Eppure, guardando dall’esterno, mi chiedo cosa renda forte una persona che ha rinunciato ad un amore affezionato, ad un sentimento sincero, vero e davvero infinito. Mi chiedo cosa renda speciale chi è scappato via senza nessuna spiegazione, chi ha ghostato senza nemmeno il coraggio di guardarsi in faccia. Si, forse non avere un cuore ti rende più forte, ti illude di farti vivere una vita piena, in cui sei tu a dettare le regole… Ma siamo sicuri che la vita, prima o poi, non renda il conto? E quello sarà il preciso momento in cui la vita farà la cernita, distinguendo tra chi, un cuore, lo ha sempre avuto, ed è stato distrutto senza pietà, e chi ha sempre finto con parole e promesse trasparenti.
E quando la vita farà la cernita, nessuno potrà scappare. E non ci sarà furbizia che tenga.