L'amore è nulla senza maturità

L'amore è nulla senza maturità

L’amore è nulla senza maturità: non può esistere amore in chi non è consapevole del passo realmente importante e serio che è amare una persona!

L’amore è nulla senza maturità! E tutto il resto sono le classiche, banali, inutili scuse!

Fa male, fa malissimo da dovere dire ed ammettere, ma potrai amare chiunque e chiunque tu credi possa ricambiare il tuo sentimento, ma se di base non c’è maturità, se di base non c’è quella consapevolezza personale relativa all’importanza di ciò che stai mettendo in atto, non conviene neppure cominciare un rapporto, perché semplicemente non avrebbe senso. L’immaturità la ravvedi in mille comportamenti dell’altra persona: nell’incapacità di affrontare le persone, di affrontare i problemi seriamente, nel non rendersi conto del fatto che quell’amore non è un gioco, ma un impegno serio, in cui almeno una persona sta impiegando speranze, progetti, e non sta affatto scherzando. Al contrario, sta tentando di farti capire che quel progetto è vero, che quel progetto è sincero, e se tu non sei ancora pronto o pronta per portare avanti la vera responsabilità di un amore, semplicemente non cominciare una storia!

Allo stesso modo, bisognerebbe essere sempre e particolarmente vigili in tal senso: sono giunto a queste conclusioni poche ore fa, quando, per l’ennesima volta, ho subito l’ennesima mortificazione, che ormai non mi fa più male. E ora ho capito anche perché: non mi fa più male perchè quei comportamenti sono l’esatto frutto di una gigantesca immaturità, messa in atto da chi non ha il coraggio di affrontarti, da chi non ha il coraggio di discutere… E badate bene: sarebbe troppo facile limitare il concetto di immaturità solo a persone giovani. SBAGLIATO! Ci sono adulti di cinquanta, sessanta anni, che non hanno neppure il coraggio di guardare in faccia le persone ed affrontare le difficoltà da persone – appunto – mature, e preferiscono bloccare la gente sui Social in maniera decisamente puerile! E questo è soltanto un esempio, sia chiaro: potrei raccontarne ancora, ancora ed ancora!

Ma più di tutto, riparto da me stesso: questi mesi mi hanno fatto capire moltissime cose. Una tra tutte, la cosa più importante: non ho colpe, non ho niente da dovermi recriminare o rimproverare. Zero proprio. E l’ho scoperto grazie a chi mi vuole bene, grazie alla voglia di mettermi in gioco, di combattere, di comprendere, di capire, di migliorarmi. L’ho capito quanto diverse persone, in maniera obiettiva, hanno ripetuto l’ennesima frase: “non hai niente da rimproverarti”. Solo allora ho capito che al mio fianco voglio una DONNA. Ma una donna vera.

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