Arrivano momenti in cui siamo, obbligatoriamente, costretti a cambiare vita: cambiare perché le situazioni ce lo impongono, o per rispetto verso noi stessi…
Devi, per forza di cose, cambiare vita: è una cosa che succede quasi sempre nel tempo che viviamo. Raramente un essere umano non si espone a cambiamenti – voluti o non voluti – che ne modificano la sua esistenza e le sue abitudini.
Certo, nessuno dice che sia facile: cambiare vita, cambiare strade, modi di pensare, modi di amare, persone, facce, lavoro, significa riscrivere la nostra quotidianità, la nostra routine, la nostra “sicurezza”, la nostra “base sicura” con cui ci ritroviamo a confrontarci giorno dopo giorno, obbligandoci ad una “svolta” nelle nostre attività che ci obbliga a fare qualcosa di diverso, magari anche a dimenticarci di qualcuno o di qualcosa, come il lavoro o una persona che abbiamo amato.
Ripeto, raramente nessuno si espone a cambiamenti forzati e non, e, a pensarci bene, fa tutto parte del grande gioco della vita, con le sue mille variabili che non puoi in alcuna maniera controllare ne decidere “a priori”, e – in un’ottica più generale – anche questo aiuta a vivere con maggiore curiosità, sperimentando i cambiamenti e imparando a plasmarci al cambiamento, diventando resilienti e facendo si che il cambiamento diventi sempre più facile da affrontare e sempre meno “shockante” per il nostro quieto vivere!
Da un lato fa male, perché sei abituato e devi, forzatamente, riscrivere il tuo tempo, ma dall’altra parte ti aiuta, non soltanto perché quello che non ti uccide ti fortifica, ma anche perché ti da una spinta nuova verso il vivere qualcosa di curioso, qualcosa di diverso, qualcosa che non conosci. E questo, di per se, è già una grande spinta alla conoscenza e al cambiamento.
E’ una sfida tutta da affrontare: sta a noi non farci abbattere, ma, al contrario, essere curiosi a tal punto da rendere la sfida… Un piacere!