La maledetta sensazione di sentirsi incompleti

La maledetta sensazione di sentirsi incompleti

La maledetta sensazione di sentirsi incompleti, mancanti di una parte importante, come se quella parte che ci è stata strappata via facesse sentire tutto il suo dolore…

La maledetta sensazione di sentirsi incompleti: un dolore per niente facile da descrivere…

Tra le più brutte sensazioni che una persona possa provare, c’è quella maledetta sensazione di sentirsi come incompleti, di sentirsi come mancanti di un pezzo che ti è stato strappato via. E’ una sensazione che, come tutte le mancanze, porta dolore, porta a sentirsi delusi, tristi, amareggiati, ansiosi per il futuro: è un po’ come essere privati di un arto, di un pezzo vitale. E nonostante tutto, devi proseguire la tua vita, devi comunque andare avanti, pur consapevole delle cose che ti mancano, pur consapevole dei pezzi mancanti, pur consapevole di quanto la tua vita sia manchevole con quel pezzo in meno.

Se a mancarti, poi, è un pezzo importante, interiore, che sta nel tuo cuore, e ti è stato strappato via con la forza, a vivo, senza anestesia, soltanto per farti del male, per provocarti dolore puro, ecco che quel dolore, quella mancanza, si amplifica, proprio come si amplifica quel senso di vuoto che ti rimane dentro, come una gigantesca area vuota dentro di te, in mezzo al tuo corpo, che ti trapassa da una parte all’altra.

E tu? Tu (soprav)vivi con questo vuoto in mezzo, con questo silenzio, con questo dolore che ti porti appresso giorno dopo giorno, ora dopo ora, notte dopo notte, e resti fermo ad aspettare, a guardare, a cercare di capire, e tante volte quel dolore si trasforma in lacrime, lacrime che scendono e non si fermano. E’ triste pensare che tante parti di noi vengano strappate via da gente senza nessuno scrupolo, che non si preoccupa neppure di farci del male: le nostre lacrime sono, forse, l’unica protezione da tutto quel dolore così pressante, così vivo. Sono ciò che resta di chi ci manca, di chi ci ha fatto del male, dei nostri sogni perduti, degli orizzonti che non rivedremo, delle strade volutamente divise senza nessuna pietà.

Restano solo le lacrime che cadono sul pavimento. Gocce di dolore che il tempo non cancella.

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