L’innovazione entra anche a scuola: "ed era ora", aggiungerà qualcuno!
Chissà se la pensano così anche gli studenti che, da 2012, si vedranno pubblicata online la propria scolastica, accessibile in qualsiasi istante dai genitori.
L’idea parte dal progetto di "rinnovamento scolastico" caldamente voluto dal Governo in tema di eliminazione della burocrazia: l’iniziativa si colloca in un più ampio contesto di aggiornamento, che prevede che tutte le scuole abbiano collegamento ad Internet e personale in grado di inserire dati via PC (sulla prima nutro diversi dubbi, N.D.Giomba).
Inutile dire che, per fortuna degli studenti, sono i primi gli insegnanti ad essere contrari a questo tipo di iniziativa: in molti, infatti, sostengono che "virtualizzando" l’operazione del "ricevimento scolastico" si vada a perdere il rapporto tra scuola e famiglia, tra insegnanti e genitori, che invece viene mantenuto con la classica "riunione dei genitori".
Tuttavia, l’Italia non fa altro che adeguarsi: in Gran Bretagna, ad esempio, entro la fine del 2010, quindi ben prima di noi, le pagelle saranno inviate via e mail a tutte le famiglie di alunni iscritti a scuole medie e superiori. E, giusto perchè non vogliono farsi mancare nulla, a partire dal 2012 anche agli alunni iscritti alle elementari (!! N.D.Giomba)
Insomma: un’innovazione necessaria per adeguarsi ai tempi che passano o una "virtualizzazione" deleteria dei rapporti umani? Domanda di difficile risposta. L’unica certezza sono gli scappellotti che riceveranno i ragazzi meno bravi dai propri genitori: quelli, non li mandano certo via mail!
4 Commenti
scappellotti tramutati in ‘privazione’ del cellulare e/o simile per due giorni !
grrrr
ben venga l innovazione cm dici tu.
saranno gli insegnanti a dover imparare l uso del pc
non certo i ragazzi
Essì eh
Ciao Dany, a parte quello che dici, io penso che questa innovazione sia studiata per far sì che ogni famiglia abbia almeno un pc, cosa che in Italia c’è molta carenza, conosco ragazzi che non sanno cosa sia un PDF, così saranno obbligati a studiare l’informatica. Saluti.
Salve Angela!
Beh, mettendola così, visto che l’Italia è uno dei paesi in cui l’analfabetizzazione informatica è elevata, non ci sarebbe da essere contrari!