Ho più volte notato come molti preferiscano vivere la gigantesca illusione del poter fuggire da se stessi: ma davvero si può?
E’ una cosa che ho notato molto spesso: conosco persone che, alla disperata ricerca del fuggire da se stessi, hanno intrapreso viaggi, scoperte, giri per il mondo, esperienze, forse per cercare di dare la forte apparenza di se stessi, o forse, appunto, per cercare – stupidamente – di fuggire da se stessi.
Ma siamo davvero sicuri che basti girare per il mondo, scoprire luoghi e persone, per fuggire da se stessi? La risposta è già nella domanda: no. Quel “noi stessi” tanto pesante da portare addosso, per certuni, non è certo un tassello facilmente superabile, in quanto, anche se ci allontaniamo quanto vogliamo dal mondo intero, la nostra persona ed il nostro “io” più interiore, sarà sempre pronto, al palo, ad attenderci e a farci del male, se glielo permettiamo, o, peggio ancora, se non siamo in grado di gestire la possibilità di farci auto condizionare dalla nostra stessa persona.
Ecco perché le chiacchiere stanno a zero, ed è proprio per questo che, tendenzialmente, diffido da chi si ricopre di tanta bella apparenza, che, a conti fatti, si rivela banale fumo negli occhi quando, a conti fatti, ti ritrovi un soggetto che non fa altro che portarsi indosso sicurezze che non ha mai messo di lato: alla luce di questo, appare palese come fuggire da noi stessi è impossibile se non si attuano le giuste strategie, e non è certo comportandosi da globetrotter illusi che si riesce a superare quel pesante fardello che la nostra stessa persona rappresenta, talvolta, per certuni!
E allora, meno chiacchiere, meno apparenza e più dati concreti: le belle parole e la bella “facciata” possono illudere una, due, dieci, cento volte, ma è quando ti ritrovi davvero a dover fare i conti con la vita che capisci chi conta davvero e quanto davvero conta. E tutto il resto, davvero, sono parole vuote!