Litigare non significa odiarsi ma solo chiarirsi: tante coppie lo fanno, e pensa che noia se non ci fosse mai un confronto un po’ più acceso!
Litigare non significa odiarsi: la coppia, infatti, ha talvolta bisogno di chiarirsi, di comprendersi, di capire, di capirsi, si confrontarsi, di guardare le cose secondo ottiche diverse, e gli animi, non di rado, si scaldano facilmente. È assolutamente normale. La differenza tra una coppia viziosa ed una virtuosa la fa il significato che si danno ai battibecchi: ci si può litigare per cose futili o per cose poi importanti, ma il litigio deve sempre essere vettore di cambiamento, di miglioramento personale, di una vera crescita per sé stessi e per la coppia, affinché nuovi problemi abbiano nuove soluzioni che diventano rodate, testate, e quindi applicabili nuovamente quando necessario!
Sopratutto, la coppia può litigare, certo, ma sempre consapevole di far pace: non ha senso litigare per distruggere ciò che si è costruito con così tanta fatica! Di fatto, oltre ad essere totalmente insensato, non è per niente produttivo, e, in generale non porta a nulla. Se, invece, il litigio serve a costruire, a rendersi più forti, addirittura a conoscersi meglio, allora non soltanto ha un senso, ma diventa produttivo, diventa utile alla coppia, che così impara a conoscersi meglio, impara a gestire meglio le varie situazioni qualora esse tornino a presentarsi, e quindi diventa maggiormente capace di alimentare nuova speranza e nuovo bene per se e per l’altro!
Si può litigare, capita in tutte le coppie, anche in quelle che stanno insieme da decenni e decenni. E poi, diciamolo molto chiaramente: sai che noia una coppia in cui “non succede mai niente, sempre io e te, te ed io! Che noia, che barba, che barba, che noia! Che noia, che barba, che barba, che noia!”