L'uragano che sei

L'uragano che sei

Sei quasi un uragano, che passi e travolgi magicamente qualsiasi cosa incontri sul tuo cammino, ma, contemporaneamente, non ti si può resistere…

Sono certo, cara ragazza, che difficilmente leggerai queste parole, così come difficilmente saprai di essere stata paragonata ad un bellissimo uragano, eppure, in questo momento, sento forte la tua presenza.

Sei andata via da un po, e nella stanza dovrebbe esserci l’odore delle sigarette che hai fumato: eppure, le mura e le sedie sono pregne del tuo profumo, e devo ammetterti che non me lo sarei mai aspettato, così come non mi sarei mai aspettato di sentire così forte la tua presenza.

Che cosa possa essere stato, sinceramente, non lo so: forse è stato il semplice gesto di un abbraccio, che tutti, ormai, sembrano dare per scontato, quasi come se nessuno ne avesse reale bisogno, o forse è stata la tua pelle che sembra dipinta, o forse è la tua personale perfezione, eppure qualcosa mi è rimasta estremamente forte, come il profumo che sento mentre sto scrivendo.

Devo ammettere che simili sensazioni, così forti, non mi capitavano realmente da tanto, e non posso nasconderti quanto io sia spiazzato dal modo in cui ho reagito alla tua sensualità così naturale, di cui non ti accorgi, quando sorridi, quando parli, quando racconti, quando immagini il tuo mondo e rifletti su cosa potrà mai accadere.

Sei una persona molto intelligente, ed è sempre un piacere parlare con te, così come – non lo posso negare – difficilmente riesco a fare a meno dei tuoi abbracci, così caldi, così sinceri, così particolari quando sento il tuo seno su di me, di cui ti lamenti sempre perché è troppo ingombrante.

Alla fine, non serve neppure che tu sappia che mi hai regalato un’emozione così forte, ma non posso non dirti grazie, quantomeno per avermi, inconsapevolmente, regalato un pomeriggio di emozioni così forti!

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