Nella mente tutto si riavvolge

Nella mente tutto si riavvolge

Nella mente tutto si riavvolge: i pensieri, le immagini, le scene, ritornano come un film, come una pellicola che ti fa ricordare tutto. E di tutto.

Nella mente tutto si riavvolge. E non si può capire quanto male fa…

È così. Ad un tratto, nella mente tutto si riavvolge. Tutto torna. Tutto ciò che è distrutto, tutto ciò che è perso si riavvolge come si riavvolgono le pellicole al cinema, come le bobine di pellicola che si riavvolgono sui loro supporti, e mentre tutto si riavvolge, le immagini passano davanti agli occhi e nella mente, e senti ancora odori, persone, odori, luoghi, momenti, ombre…

E la mente torna a pomeriggi in riva al mare, giornate trascorse a parlare, mattine azzurre in cui tutto sembrava al suo posto, in cui ogni pezzo era nel posto giusto. Poi, ad un tratto, la fine torna a farti del male, mentre ancora ricordi tutto quello che è già alle tue spalle, come il tempo passato, come tutto ciò di cui niente è rimasto. Perché, è vero: noi siamo il presente, ma siamo il frutto del nostro passato, delle persone che abbiamo visto e vissuto, delle emozioni che ci hanno dato, dei momenti belli e dei momenti brutti, distrutti volontariamente, o spacciati per sempre dalla morte che decide per due, per cinque, per dieci, mille persone. E tu non hai nulla a cui appellarti.

Oppure, tutto quello che è stato distrutto volontariamente, senza pietà, senza rispetto, senza dolore, dalla cattiveria della gente senza cuore, dalla stupidità e dal vuoto che hanno dentro, mentre la pioggia sottolinea il senso del vuoto e del silenzio, nell’immenso dolore che è rimasto. E tutte queste immagini ti passano davanti come quella pellicola che ti fa così male con il ricordo, con un presente lontano, troppo lontano da un passato andato per sempre in frantumi. E rimane tanto e troppo dolore dentro questa vita ingiusta, dentro tutta la cattiveria che devi combattere ogni giorno, mentre tutti i colpi che le persone continuano a sferzarti non fanno altro che distruggerti, togliendo pezzi di te, uno dopo l’altro, e un altro ancora, ed ancora, ed ancora, ed ancora.

La pellicola si riavvolge nella tua mente, e non rimane più niente, tranne questo terribile senso di vuoto, così difficile da riempire per non sentir più nulla…

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