“Non hanno cuore”. In questa frase, si racchiude l’essenza di tanta gente, troppa gente cattiva e capace di fare del male senza nessuna pietà…
“Non hanno cuore”. Nulla di più serve dire per descrivere certa gente…
“Non hanno cuore”. Parlavo con la mia amica, giusto un paio di minuti fa, e mi ha fatto molto riflettere questa sua frase. “Non hanno cuore”.
Credo sia giusto questo l’unico modo per descrivere chi ci fa del male apertamente attraverso il proprio egoismo: ancora oggi, ancora adesso, nonostante tutto, non riesco a capacitarmi di come possano esistere forme così estreme di mancanza di rispetto soprattutto in amore. L’amore non può essere questo, mi rifiuto di pensare che l’amore possa diventare questo: mi rifiuto di credere che l’amore, una forma così estrema ed elevata di bene, di unione tra due anime, tra due corpi, tra due persone, unite da un così elevato intento di rispetto, possa trasformarsi in una pena così enorme, in un così maledetto dolore tanto da distruggerti, tanto da uccidere ogni forma migliore del tuo tempo, perduto nel pianto delle notti che si fermano e diventano infinite, nelle lacrime e nel pianto. L’amore non può essere questa maledetta forma di superficialità, di ignoranza, come se niente fosse accaduto: non posso credere che l’aver dato tanto amore, l’aver donato il proprio cuore, la propria speranza, il proprio bene puro, diventi solamente uno schifosissimo “passare oltre”, come se tu non sia mai esistito, come se niente ti abbia mai legato a quella persona, come se tra di voi non è mai successo nulla.
Che senso hanno avuto quelle frasi? Che senso ha avuto quel “tu sei la storia più importante che abbia mai vissuto?” Che senso ha avuto quel “tu sei tutto?” se, adesso, la realtà scopre la maschera di una persona completamente diversa, di un diavolo sotto le mentite spoglie di un angelo che non sapeva volare? Ho serie difficoltà a credere che la stessa persona che ci ha dato tutto quell’amore, ora, sia il peggior satanasso conosciuto nella nostra vita, e che tutto quell’amore sia stato ucciso dalla cattiveria sfrontata, dalla mancanza di valori, di obiettivi, dalla completa mancanza di un vivere condiviso, dalla totale mancanza di saper dare importanza alle cose che valgono davvero. Io non posso crederci, non può essere così. Non può distruggersi tutto nel vuoto, nel completo silenzio dell’indifferenza e della superficialità.
Non riesco a credere che possa esistere gente così superficiale ed insensibile da essere desensibilizzata al dolore, così come non potrò mai credere che esistano cuori ed anime destinate ad una così profonda e pura sofferenza: è un dolore che non riesco a metabolizzare, perché ho sempre vissuto d’amore, e mille volte, milioni di volte, d’amore ho sofferto e mi sono distrutto.
Non può essere questa la fine di un cuore puro. Mi distrugge il pensiero che sia così.