Non ho niente da rimproverarmi!

Non ho niente da rimproverarmi

Non ho niente da rimproverarmi, e non c’è niente di più bello della sensazione di avere la coscienza serena e pulita davanti a tutto e tutti!

Non ho niente da rimproverarmi, e non c’è niente di più bello!

Non esiste cosa più bella ed importante dell’avere la consapevolezza del non avere nulla da rimproverarsi: non esiste niente di meglio di quella tranquillità che provi quando passi davanti allo specchio e sai che va tutto bene, che hai sempre dato il massimo e non ti sei risparmiato su nulla! Avere la consapevolezza di non aver nulla da rimproverarsi, di non avere conti in sospeso con il proprio passato, di aver sempre messo tutto il cuore possibile, tutta l’anima e tutto il cuore in ogni cosa che hai fatto, ti porta a sviluppare la consapevolezza sicura e provata di essere nel giusto, di essere dalla parte di chi sa che non deve piangere, che non deve avere remore, timori e dolori.

Quando sviluppi la completa consapevolezza di ciò, non ci saranno più sensi di colpa che potranno abbatterti, perché, di fatto, diventerai invincibile, e la persona più dura che hai contro di te – ovvero te stesso! – non avrà niente da recriminarti, e in un colpo solo tutto il passato assume un significato differente, assume un senso completamente differente, assume completamente un altro modo di porsi, di pensare, di “essere”.

In un solo momento ti rendi conto di non dover dare conto e ragione ad altri tranne che a te stesso ed alla tua coscienza, ad altri tranne che a quello che senti dentro, perché quando ti ritrovi ad aver a che fare con il senso del giusto, della giustizia, della totale consapevolezza del nulla che hai da recriminarti, tutto il resto del tempo e della vita che hai alle spalle e che hai di fronte, di certo, diventano completamente differenti, e nulla può scalfirti, nulla può farti soffrire.

Piano piano, rimetti insieme i pezzi della corazza che ti sei costruito in questi anni con grande fatica, divenuta coriacea grazie alle lacrime e al dolore che hanno, quasi, creato una “crosta” sulle ferite, e adesso è diventata pietra, e adesso nient’altro ha ulteriore senso tranne che quello dell’essere in pace con se stessi, la propria anima, il proprio cuore. E se ti ricuci addosso quell’armatura, è soltanto perché sai già come va a finire. Ed è soltanto perché sai già che non puoi permetterti il lusso di altre ferite inferte dagli altri. Va anche bene così: importante è che tu sia in pace con te stesso.

Il resto sono solamente colpi parati dall’armatura dell’esperienza.

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