Non riesco più a rimettere insieme i pezzi frantumati di me...

Non riesco più a rimettere insieme i pezzi frantumati di me

Non riesco più a rimettere insieme i pezzi frantumati di me… Certe volte, diventa impossibile e difficile superare momenti di grande dolore…

Non riesco più a rimettere insieme i pezzi frantumati di me… E farlo diventa sempre più difficile…

A volte tento di superare momenti in cui tutto mi sembra insensato e mancante anche solo di una prospettiva futura, ma certi momenti vivo e sento il dolore in maniera pura, in maniera netta, e mi rendo conto di quanto io non riesca più a rimettere insieme i pezzi frantumati di me…

Purtroppo, i pezzi sono frantumati in modo così minuto, millimetrico ed infinitesimale, che cercare anche solo di rimetterli insieme mi appare impossibile, ed il dolore che sento dentro nel cercare di non rendermene conto, nel cercare di superare, nel cercare di guardare oltre, mi ricorda il peso che le cicatrici del dolore hanno su di me. Guardo tutto il male che ho subito, guardo tutte le lacrime che ho pianto e che, certe volte, continuo ancora a piangere nei momenti più bui e complicati, e mi rendo conto del peso che abbiano su di me, del dolore che mi lascia dentro tutto quello che ho vissuto, e la pesante eredità che, talvolta, lasciano i ricordi, che non riescono, in certi momenti, a smettere di esistere…

Ho perso il conto delle mattine in cui, appena sveglio, ho sperato fosse tutto un maledetto incubo da cui essere uscito: mi sono svegliato e quell’incubo l’ho lasciato nei sogni della notte appena trascorsa. E invece no: inizi la giornata e le consapevolezze di quando sei andato a dormire sono le stesse, precise e identiche, di quando ti sei svegliato. Vivi questo tempo cercando di non sentire il rumore che fa tutto quello che ti manca, tutto quello che rimane dentro di te, tutto il vuoto che si è creato, e cerchi modi per stare meglio, cerchi di andare via con la mente, cerchi distrazioni, cerchi soltanto di credere che le cose possano essere diverse da così, mentre il tempo passa e tu rimani fermo, immobile, con quel dolore che ti resta dentro e quel senso di vuoto che ti rimbomba in ogni parte del tuo essere. Il peso che ha questo dolore non è facilmente spiegabile, ma chi lo vive sa in che modo può distruggerlo: tra le mani mi resta solo il ricordo della vita che volevo, del matrimonio, della famiglia, dei bambini che ho sempre desiderato, ed il niente che, adesso, resta in mezzo a questo vuoto sordo, dove non c’è futuro, dove non c’è niente tranne che profondo dolore.

E’ brutto trascinarsi appresso i pochi frantumi rimasti di te…

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