Fa male doverlo ammettere, ma la vita mi ha portato al punto di smettere di credere ai sogni ed alle storie magicamente fatate…
E’ una cosa che fa male, sia da dire, sia da pensare, sia da ammettere, ma la vita mi ha portato al punto di non credere più alle storie, ai sogni, agli amori perfetti ed infiniti. Ci ho creduto e sperato per tanto tempo, finendo sempre per soccombere, e, ad un certo punto, penso sia giusto, quantomeno per “amor proprio”, smettere di aspettare un’ipotetica principessa delle fate che porti magia nella routine di ogni giorno.
Per carità, posso sbagliarmi,e, in cuor mio, lo spero davvero, ma la realtà di ogni santo giorno mi fa capire che non è affatto così, anzi: la realtà è ben diversa dalle fiabe, forse perché il tempo delle favole e degli amori è finito da un bel pezzo, e la realtà ammette solo di fare i conti con il reale ed il concreto, quello che fa male, quello che ti squarcia la pelle quando ti ritrovi, solo, a camminare, di sera, lungo marciapiedi silenziosi, con il vento che ti taglia la faccia, i brividi che ti percorrono il corpo e la schiena, e null’altro a difenderti se non te stesso.
Dov’è l’amore ora, eh? Dove sono le fiabe a cui hai creduto? Dove sono i sentimenti, le speranze, i sogni, i progetti? Dove sono se non nella realtà che il tempo ti sbatte addosso spaccandoti i denti ed il naso, che ti piaccia o no? Chi ti protegge se non ti proteggi da te? Dove sono i protagonisti delle storie che ti sei incaponito a vivere e a cui hai, testardamente, creduto, anche se sapevi di stare sbagliando?
E allora, sarò anche cinico e spietato, ma, no: non lo faccio più lo stesso errore. Vorrei davvero sbagliarmi, e lo vorrei con tutto me stesso, ma la realtà non accetta storie. Non più…